Domenica 17 novembre torna a Forlì “Una Piega per lo IOR”

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Le parrucchiere volontarie dell’Istituto Oncologico Romagnolo scendono nuovamente in campo con “Una Piega per lo IOR”, l’evento a favore della campagna di raccolta fondi “La Mia Mamma è Bellissima”. Dopo l’incredibile riscontro avuto domenica 20 ottobre a Faenza, quando ben 252 donne hanno deciso di sottoporsi alle loro cure per un ricavato di 5.300 euro, domenica 17 novembre dalle 10 alle 17 si replica presso l’Enfap di viale della Libertà 1 a Forlì.

Nove parrucchieri – Cristina Misirocchi, Rena Landi, Annalisa Ranieri, Silvia Landi, Alfiero Baldassini, Alba Caselli, Angela Rocchi, Elena Abbruscato e Maria Luisa Zaccarinisi – metteranno a disposizione della cittadinanza in maniera volontaria: a fronte di una donazione minima di 10 euro chiunque potrà avere una piega di bellezza e contribuire a far sentire bellissime anche le donne che lottano contro il cancro.

Il ricavato sarà infatti utilizzato per espandere su tutta la Romagna il Progetto Margherita, servizio di fornitura di parrucche oncologiche gratuite per le pazienti che affrontano l’effetto collaterale più visibile e temuto delle terapie: la caduta dei capelli.

«Il tumore prima reclama la nostra esistenza per come la conoscevamo; poi la nostra identità; infine la nostra vita», si legge sul testo della pagina dedicata proprio a questo crowdfunding sulla piattaforma dedicata Idea Ginger: un estratto di una testimonianza lasciata da Anna, paziente oncologica che ha affrontato il momento tanto temuto della caduta dei capelli. «Anch’io, e come me altre 450 pazienti solo quest’anno, ho preso parte al Progetto Margherita dell’Istituto Oncologico Romagnolo – spiega il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – anch’io sono entrata negli uffici dello IOR titubante, timorosa, perché per me uscire di casa equivaleva sentirsi tutti gli occhi addosso, e non riuscivo a capire come una semplice parrucca avrebbe potuto migliorare le cose: anzi, se possibile, credevo mi sarei sentita ancora più ridicola ad indossare qualcosa di finto. Non ho ancora sconfitto il cancro: almeno, non definitivamente. E se devo essere sincera, non indosso nemmeno sempre la parrucca quando devo uscire: anzi, spesso preferisco il foulard. Ma non importa, anche solo averla mi fa sentire più tranquilla: so che se ne sentissi il bisogno, lei c’è. Pronta ad accompagnarmi e a proteggermi da quegli occhi puntati».

Tutte le donne forlivesi, quindi, avranno la possibilità di “farsi belle” di domenica, e di aiutare l’Istituto Oncologico Romagnolo a far sentire bellissime anche tante pazienti che lottano affinché il cancro non le privi della loro femminilità ed identità.

«Il format “Una Piega per lo IOR” ha già dato grandi risultati e ha dimostrato d’essere molto apprezzato in altre province della Romagna – continua – questo dimostra come i professionisti della bellezza siano i primi a comprendere l’esigenza e l’importanza di un servizio come il Progetto Margherita: ringrazio quindi tutti quelli che dedicheranno il proprio giorno di riposo, la domenica, per sostenere chi soffre. D’altronde, anche un articolo recente de L’Espresso ha messo in evidenza come spesso una parrucca oncologica, sebbene sia giustamente avvertita come una necessità dalle pazienti, rappresenti tuttavia spesso un lusso: il costo varia tra i 400 e i 1.500 euro, decisamente troppi. Noi pensiamo che non sia giusto che una donna che lotta contro il cancro debba fare economia e rinunciare magari ad altre cose per potersi permettere un oggetto tanto importante, anche perché sentirsi nuovamente bene con sé stesse al di là del cancro spesso rappresenta il primo passo per sentirsi anche più forte della malattia e della sfortuna che l’ha colpita. Per questo chiediamo a tutte le donne e le ragazze di Forlì lo sforzo, per una volta, di farsi belle di domenica: ci aiuterete così a far sentire bellissime anche tante pazienti romagnole».

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