Cesena, amministrazione comunale ricorda la “lunga notte” della shoah: gli appuntamenti

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Lunedì 27 gennaio, a settantacinque anni da quel 27 gennaio 1945, giorno dell’abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, la città di Cesena ricorderà lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia e la morte, nonché tutti coloro che si sono opposti al progetto di sterminio mettendo a rischio la propria vita pur di salvarne delle altre. Come ogni anno, le celebrazioni partiranno da Piazza Bufalini, davanti alla Biblioteca Malatestiana, alle 10,30, alla presenza del Sindaco Enzo Lattuca, della Consigliera Provinciale Cristina Nicoletti, della Presidente del Consiglio Comunale di Cesena Nicoletta Dall’Ara, e delle Autorità civili, militari e religiose. La mattinata offrirà un’occasione per riflettere sugli orrori della Shoah e sugli anni bui della Seconda guerra mondiale: è per questa ragione che vi prenderanno parte con letture e azioni sceniche gli studenti della Scuola primaria “Munari”. La cerimonia si concluderà con la posa della corona commemorativa alla lapide dedicata ai concittadini ebrei deportati tra il 1943 e il 1944 e apposta sulla facciata esterna del Palazzo del Ridotto.

Sempre lunedì, ma alle 21, sul palcoscenico del Teatro Bonci andrà in scena “È bello vivere liberi” di Marta Cuscunà. Si tratta di un progetto di teatro civile per un’attrice, 5 burattini e un pupazzo, ispirato alla biografia di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d’Italia deportata ad Auschwitz. «È bello vivere liberi!» è l’ultima frase che Ondina Peteani ha scritto a poche settimane dalla morte. Quando, in ospedale, il medico le chiese di buttar giù, a occhi chiusi, la prima frase che le fosse venuta in mente. Ondina espresse quello che sentiva profondamente: l’amore per la libertà. La serata-evento gode del sostegno del Comitato Provinciale per la promozione dei valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana di Gorizia, A.N.P.I. Comitato Provinciale di Gorizia, A.N.P.I. Sezione di Ronchi dei Legionari, Centro di Aggregazione Giovanile del Comune di Monfalcone, Biblioteca Comunale Sandro Pertini di Ronchi dei Legionari, Comune di San Vito al Tagliamento Assessorato ai beni e alle attività culturali, Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, Polo di Aggregazione Giovanile Toti del Comune di Trieste, Comitato Permanente Ondina Peteani.

In parallelo, al Cinema San Biagio sarà proiettato “Chi scriverà la nostra storia” di Roberta Grossman. Il docu-film si addentra nelle maglie della storia: siamo nel novembre del 1940 quando i nazisti rinchiusero 450 mila ebrei nel ghetto di Varsavia. Si stava scrivendo una delle pagine più tragiche e deplorevoli della Storia, e ad essa il gruppo segreto Oyneg Shabes (“La gioia del Sabato” in yiddish), composto da giornalisti, ricercatori e capi della comunità ebraica cittadina, decise di rispondere per le righe. Guidati daEmanuel Ringelblum, il gruppo volle combattere le menzogne della propaganda tedesca contro di loro con carta e penna, testimoniando i soprusi ai loro danni. Sempre al San Biagio, ma alle 9, sarà proiettato il docu-film “La storia di Andra e Tati” di Rosalba Vitellaro e Alessandro Belli (appuntamento riservato alla Scuola primaria e Secondaria di primo grado). Gli appuntamenti sul grande schermo proseguiranno martedì 28 gennaio al Cinema Eliseo, alle 8 e alle 11, con la proiezione di Woman in gold di Simon Curtis, e al San Biagio, alle 15,15, con “Corri ragazzo corri” di Pepe Danquart. Entrambi i momenti, organizzati nell’ambito delle rassegne “Schermi e Lavagne” e “La città che apprende”, sono destinati al mondo della scuola.

 

 

 

Cesena, 25 gennaio 2020

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