Daniela Piccari omaggia Edith Piaf con lo spettacolo “Edith Edith” al Goldoni di Bagnacavallo

Più informazioni su

La Stagione del Ridotto del Teatro Goldoni di Bagnacavallo prosegue martedì 18 febbraio alle ore 21 con un omaggio musicale all’intramontabile mito di Edith Piaf. Daniela Piccari, cantante e attrice romagnola di caratura internazionale, porterà infatti in scena Edith Edith. Canzoni e racconti di vita di Edith Piaf, accompagnata dal contrabasso di Andrea Alessi e dal pianoforte e violino di Dimitri Sillato.

Lo spettacolo è non solo un tributo alle canzoni e alla splendida voce della diva francese scomparsa nel 1963, ma alla sua vita intera, emblematica del periodo tra gli anni Trenta e Sessanta. In quegli anni, la maggiore chanteuse realiste francese, con la sua voce variegata e caleidoscopica, capace di mille sfumature, fu in grado di anticipare di oltre un decennio quel senso di ribellione e di inquietudine che incarneranno poi gli artisti intellettuali della rive gauche, di cui faranno parte Juliette Greco, Camus, Queneau, Boris Vian, Vadim.
Musa di Cocteau, la sua vita fu segnata da incontri importanti, da grandi amori e da brani indimenticabili, tra cui Non, je ne regrette rien. Piccola ma forte, triste e allegra, ruvida e tenera. È la coincidenza degli opposti. La sua storia è leggenda, siamo davanti a un’icona, popolare e d’élite. C’è sempre una valanga di parole per raccontare il vero volto di una cantante magica, ma alla fine della sua carriera di risonanza mondiale, sono quattro le sillabe che la identificano: “pas-se-rot-to” (“Piaf” in argot parigino significa passerotto). Ma se si pensa alle canzoni di un passerotto, probabilmente non le si accosta a quelle di una cantante francese… Perché? Perché viene alla mente qualche fischietto da saltimbanco. E qui sta il punto di partenza di Daniela Piccari che vorrebbe “entrare” nel canto di questa donna speciale: seguire il richiamo di quell’essere insignificante che popola il quotidiano. Con la sua voce Daniela/Edith si apre in quello slancio da un ramo all’altro, come una danza che introduce nell’infinita gamma di intuizioni primordiali piccole e grandi, belle e brutte, felici e dolorose. Proprio come seguire la vita che canta sé stessa nella gola di chi gliela offre.

Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Informazioni: tel. 0545 64330 – www.accademiaperduta.it.

Più informazioni su