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Tra scuola e teatro: al via da venerdì 26 giugno i “Saluti di fine anno scolastico” nei parchi di Ravenna, lidi e forese

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Comincia domani, venerdì 26 giugno la maratona dei saluti di fine anno scolastico che il Comune di Ravenna, in collaborazione con Teatro delle Albe/Ravenna Teatro ha voluto dedicare agli studenti di quinta elementare e terza media che concludono il ciclo di studi e che potranno così ritrovarsi per chiudere l’anno con un importante rito di passaggio, dopo la chiusura improvvisa delle scuole a fine febbraio imposta dal corona virus.

Le iscrizioni all’evento, organizzato su quattro giornate fino a lunedì 29, si sono chiuse ieri, ma sulla piattaforma online continuano ad arrivare richieste: al momento risultano 670 quelle pervenute, ma dal Comune fanno sapere che per eventuali ritardatari dell’ultimo minuto, se regolarmente accompagnati da un adulto che possa firmare la modulistica anticovid, si cercherà comunque di dare accoglienza.

Si parte nel pomeriggio di venerdì 29 ai Giardini Pubblici di viale Santi Baldini a Ravenna alle 16 con le scuole medie della città. Tanti i luoghi, tutti all’aperto, dove saranno organizzati gli incontri: l’area verde di Palazzo Grossi a Castiglione di Ravenna, il Parco del Museo didattico del Territorio di San Pietro in Campiano, il Giardino Pubblico di San Pietro in Vincoli, il Giardino Camillo Ravera di Mezzano, il giardino Evangelista Battaglia Alfonso di Piangipane, il Parco 25 aprile di Sant’Alberto, il Parco pubblico di Marina di Ravenna e il campo sportivo di Lido Adriano.

“A Ravenna – spiega Laura Redaelli del Teatro delle Albe, coordinatrice dell’evento e dell’esperienza della non-scuola – il legame con la cultura è molto sentito e in virtù del lungo percorso portato avanti come Teatro delle Albe con la non-scuola, si è pensato di legare questo momento di saluto al teatro. Abbiamo aderito con grande gioia, e abbiamo realizzato una piccola azione di teatro per coinvolgere tutti i ragazzi che si presenteranno a questa festa”.

Tutto nasce da un laboratorio teatrale di tre giorni aperto ai ragazzi delle medie che hanno già fatto esperienze con la non-scuola o con il percorso cittadino su Dante. Una sessantina di studenti, divisi in due gruppi, hanno lavorato per tre giorni sulla poesia a livello corale, imparando a memoria versi di autori classici e moderni, da Dante a Majakowski sulla felicità, con l’introduzione anche di testi scritti da Marco Martinelli e Mariangela Gualtieri sull’attualità del lock down e della pandemia.

“Sempre però – precisa Redaelli – con uno sguardo rivolto al domani. Ci siamo fermati, sì, ma come ci insegnano anche i grandi poeti di cui ci siamo occupati, con uno sguardo di speranza, una possibilità di ricominciare. Ed è in questo senso che si lega poi anche il nostro Sì alla proposta avanzata dal Comune, perché noi, che come teatro siamo stati chiusi fino ad adesso e stiamo muovendo i primi passi per ricominciare, lo facciamo ripartendo dal cerchio formato dai bambini e dai ragazzi delle scuole”.

Sarà da questo cerchio di giovanissimi partecipanti al laboratorio che partirà il coinvolgimento di tutti gli studenti presenti, che verranno trascinati in un’azione teatrale corale.

“Mi piace sottolineare che questa iniziativa non è aperta al pubblico – conclude Redaelli -. Si tratta di un rito fatto dai ragazzi per i ragazzi, andando alla radice di quello che è il teatro. Ricominciare da questo cerchio e dentro questo cerchio far circolare l’energia, la voglia di ripartire, che prima di tutto nasce da loro, per loro stessi. È qualcosa di intimo e simbolico, un atto primordiale. L’idea è che loro escano da questo saluto portando con sé non solo la foto di fine anno, ma appunto un momento di teatro che diventa esperienza di vita e non opera da mostrare”.

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