Le associazioni di RomagnaNotizie - Scuola & Università

Arrivano da Ravenna i super manager della gestione delle coste: i primi laureati del master WaCoMa

Più informazioni su

Promosso a Ravenna dal dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali (BIGEA) dell’Università di Bologna, è l’unico master internazionale Erasmus Mundus in Europa per la formazione di specialisti nella gestione degli ambienti marini, costieri e delle aree lagunari. Ed è un punto di riferimento nel mondo per tutti gli studenti che vogliono acquisire le competenze necessarie a prevenire o mitigare i rischi di alterazioni correlate ai cambiamenti climatici.

Ora WaCoMa – Water and Coastal Management – a due anni dalla nascita – taglia un importante traguardo, con il conseguimento della laurea, il 20 luglio, dei primi 21 studenti, provenienti da 16 Paesi diversi, tra Africa, Oceania, Stati Uniti, Asia, Europa, Sudamerica. La rigida selezione all’ingresso premia oltre al massimo dei voti ottenuti nelle varie università internazionali, l’ottima conoscenza della lingua inglese, forti motivazioni e la piena disponibilità alla mobilità e a trascorrere i due anni oltre che presso l’Università di Bologna anche presso le Università dell’Algarve e di Cadice, atenei partner dell’Alma Mater.

Condizioni che spesso scoraggiano i giovani italiani, nonostante una laurea Erasmus Mundus apra diversi sbocchi professionali in enti pubblici e privati e in centri di ricerca internazionali o permetta una promettente carriera libero-professionale. Il “marchio” Erasmus Mundus La Commissione Europea con la sua severa selezione garantisce che i programmi Erasmus Mundus, siano di qualità eccellente, innovativi e su temi di interesse globale: conferiscono alla laurea la garanzia di massima qualità. Ed è per questo che attraggono i migliori studenti d’Europa e del mondo.

“I programmi Erasmus Mundus non hanno eguali nel consentire agli studenti di studiare e vivere insieme ad altri studenti di vari Paesi – dice Elena Fabbri, coordinatrice del master, docente di Fisiologia e attualmente anche presidente del Campus di Ravenna dell’Università di Bologna -. Mentre ai docenti e allo staff  consente di viaggiare, incontrare le diverse istituzioni e costruire una rete di rapporti internazionali. L’obiettivo di questi programmi è proprio favorire scambi e condividere conoscenze, promuovendo l’Unione Europea come riferimento di eccellenza per la formazione universitaria nel mondo. In questo processo l’Università di Bologna è Mater, ricordiamo la Magna Charta e il Bologna Process ”.

Gli studenti WaCoMa e l’università di Bologna

I 21 studenti WaCoMa che si laureano nei prossimi giorni da 16 Paesi diversi, fin dalla Nuova Zelanda, sono stati ricevuti dal Rettore dell’Università di Bologna appena arrivati, il 6 settembre 2018. Il Rettore ha dato a ciascuno il suo benvenuto e ascoltato background e motivazioni presso l’Accademia delle Scienze. Una giornata indimenticabile per tutti. Questi ragazzi provengono anche da Paesi dove le situazioni economiche e le guerre hanno creato non poche difficoltà, dalla Siria all’Etiopia, dal Bangladesh alla Nigeria o al Myanmar. Sono fortemente motivati per tornare a casa una volta completato il percorso di formazione, e mettere le loro competenze al servizio dello sviluppo dei rispettivi Paesi, ma alcuni hanno già offerte di studio/lavoro in Europa.

master wacoma

Tra coloro che hanno scelto di restare all’Università di Bologna per la tesi c’è Gunaalan Kuddithamby, Sri Lanka, che ha appena vinto un dottorato in Danimarca. “Il problema delle microplastiche nell’ambiente marino è emerso in tutta la sua grandezza, a maggior ragione perché la conoscenza delle sue conseguenze è ancora scarsa – dice Kuddithamby -. Anche in Sri Lanka l’inquinamento delle acque dovute alle plastiche è un grande problema. Voglio comprendere qual è il loro impatto e tornare nel mio Paese, dopo gli studi in Europa, con le conoscenze giuste per trovare soluzioni”.

Poi c’è chi, come il brasiliano Luis Germano Biolchi, oceanografo laureato all’Università Federale di Rio Grande, sogna la carriera accademica, ma intanto è arrivato primo in una selezione di dottorato, ma preferisce collaborare con Arpae, l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna, l’ente presso il quale ha svolto la tesi di laurea su un innovativo sistema di allertamento costiero applicato alle coste dell’Emilia Romagna per la previsione dei fenomeni di mareggiata. “Dopo che il mio governo ha cominciato a tagliare i fondi per la scienza – dice Luis – dovevo cercare opportunità all’estero per specializzarmi e poi tornare in Brasile con nuove idee ed energie per affrontare i problemi scientifici, economici e sociali del mio Paese. WaCoMa era la migliore occasione che mi poteva capitare”.

Domande da tutto il mondo

Attualmente sono state accolte due coorti di studenti e la terza è in arrivo a settembre 2020. Gli iscritti sono in totale 63, costituiti da 33 ragazze e 30 ragazzi, provenienti da 33 Paesi, che usufruiscono di borse di studio della Commissione Europea. I primi sei mesi di studio si svolgono infatti in Italia, a Ravenna. Seguono due settimane all’Università dell’Algarve e 5 mesi e mezzo all’Università di Cadice, mentre il secondo anno gli studenti possono scegliere in autonomia il Paese dove completare gli studi con la Tesi di laurea. Ogni anno al dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Alma Mater arrivano da tutto il mondo ben oltre duecento domande.

“Tutti i candidati hanno un livello di preparazione notevole – dice Elena Fabbri -. Noi cerchiamo di selezionare i migliori prestando anche molta attenzione alla lettera motivazionale che allegano al curriculum. Al termine del percorso di formazione, che è multidisciplinare, sono manager capaci di prendere decisioni importanti, come valutare se sulla costa è possibile realizzare un parco naturale o costruire alberghi, pianificare le opere di difesa costiera, contrastare l’inquinamento. Molti problemi ambientali derivano infatti da una cattiva gestione del territorio”.

I fondi della Commissione Europea e i requisiti WaCoMa è un programma didattico internazionale finanziato dalla Commissione Europea che, con la prestigiosa etichetta di Erasmus Mundus, consente di conseguire un titolo di studio di grande valore sul mercato del lavoro internazionale. Nel sistema italiano, con un percorso di due anni, equivale a una laurea magistrale. Approvato dalle UE nel 2017, è finanziato con tre milioni di euro, che corrispondono a 50mila euro per ogni studente non europeo e a 40mila per ogni studente europeo. I partecipanti usufruiscono quindi di borse di studio di mille euro al mese, per 24 mesi, e hanno fondi per pagare le tasse universitarie e sostenere le spese per la mobilità.

Tra i requisiti per poter essere ammessi al master, ci sono una laurea nel campo delle discipline ambientali ottenuta con il massimo dei voti e la perfetta conoscenza dell’inglese, la lingua utilizzata per le lezioni.

Il programma di studio

Gli studi sono indirizzati alla gestione dell’ambiente marino costiero, incluse le acque dolci che arrivano al mare, nella prospettiva di prevenire i rischi ambientali. Toccano il tema dei cambiamenti climatici e dell’uso delle risorse, dei concetti di mitigazione e adattamento fino ad arrivare all’economia sostenibile. Tutto integrando le scienze marine e ambientali all’interno di un programma didattico avanzato che si avvale anche del coinvolgimento di professionisti del settore. La gestione degli ambienti marini e di acqua dolce richiede strategie integrate all’avanguardia.

Un manager di alto profilo, come potrà essere un laureato WaCoMa deve conoscere aspetti tecnici e teorici innovativi, per diventare un esperto di gestione del rischio associato agli ambienti costieri, con la capacità di analizzare dati per trasformarli in informazioni e la conoscenza degli strumenti legali a supporto della tutela delle aree costiere.

I partner e i docenti

Collaborano con l’Università di Bologna, oltre alle Università di Cadice e dell’Algarve, sette atenei internazionali e vari partner non accademici: il ministero delle Scienze, tecnologia, innovazione e comunicazione (Brasile); il Consiglio superiore di Ricerca Scientifica (Spagna), Arpae e la Regione Emilia Romagna, e il Comune di Ravenna (Italia), aziende private come Lighthouse (Bologna, Italia); Techno (Ravenna, Italia), Sagres (Portogallo), TecnoAmbiente (Spagna) per citarne alcune. Tutti prendono parte al programma per seminari, tirocini e collaborazioni nelle tesi di laurea, mentre la promozione del programma è curata dalla Fondazione Flaminia (Ravenna, Italia).

master wacoma

I docenti dell’Università di Bologna che insegnano in WaCoMa sono altamente qualificati nelle loro discipline: Marco Antonellini e Andrea Pasteris che tengono le lezioni a Ravenna, Enrico Dinelli e Roberta Guerra che le tengono a Cadice. Inoltre, insegnano la coordinatrice Elena Fabbri e Beatrice Giambastiani, RTD del dipartimento Bigea dell’Università di Bologna. Laureata in Scienze Ambientali a indirizzo marino Giambastiani è stata ricercatrice associata presso l’Università del New South Wales, a Sydney, dal 2007 al 2010. All’Università di Bologna è docente di Idrologia ambientale al corso di laurea magistrale di Analisi e Gestione dell’Ambiente, mentre nel Programma WaCoMa insegna “Gestione integrata delle zone costiere” e “Tecnologie avanzate e sistemi di supporto alle decisioni nella gestione del rischio idraulico e costiero” anche in collaborazione con esperti di Arpae e della Regione Emilia Romagna. E’ stata scelta da ben 3 studenti come relatrice e da 2 studenti come correlatrice delle attività di Tesi.

Più informazioni su