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Scuole superiori. Ritorno in classe per 50% degli studenti, Versari (direttore scolastico Regione): “Situazione nella norma”

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Nella mattina del 18 gennaio il 50% dei 200mila studenti delle scuole superiori ha fatto ritorno in classe. La parte restante degli alunni ha seguito le lezioni in didattica a distanza e, ricordiamo, sono previste alternanze tra i gruppi. Dalla prossima settimana, salvo cambiamenti drastici comportati dall’evolversi della pandemia, in base alle intese siglate con la Prefettura, ogni istituto potrà prevedere un rientro fra il 60-70-75% degli studenti.

Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna, Stefano Versari, ha fatto il punto sulla ripresa delle lezioni in presenza ad Ansa Emilia-Romagna:

“Dopo il pronunciamento del Tar e la decisione della Regione, oggi è suonata la prima campanella, potenziati anche i trasporti. “Situazione nella norma – ha spiegato Versari – c’è stato qualche piccolo riflesso per l’incendio a Reggio Emilia, che ha coinvolto alcuni autobus, ma mi hanno assicurato che è stato compensato il numero di corse”.
A Bologna, come accaduto al Liceo scientifico Fermi, il 30% degli studenti si è astenuto dal tornare in aula, preferendo, per sicurezza, la didattica a distanza, il 70% è tornato a scuola. “Ce lo aspettavamo che qualcuno si astenesse per protesta – ha affermato Versari – non ci scandalizziamo. Gli adulti, in questi giorni, hanno offerto ai ragazzi due specchi con immagini diverse: una che enfatizzava il diritto alla salute e una il diritto all’istruzione, entrambi diritti fondamentali.
Se i due specchi non danno un’immagine coincidente, gli adolescenti inevitabilmente si schierano da una parte o dall’altra”.

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