La rivista culturale “Annali Romagna 2021” di Libro Aperto dedica una sezione speciale su temi danteschi

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Sta uscendo “Annali Romagna 2021” di Libro Aperto, la rivista culturale diretta da Antonio Patuelli ed edita a Ravenna dalla omonima Fondazione senza scopo di lucro: la Romagna è intesa molto più ampia culturalmente ed economicamente, come anticamente, rispetto ai confini geografici attuali.

“Il volume di grande formato, di 228 pagine, è aperto da una speciale sezione su temi danteschi con saggi di Osiride Guerrini su territori e paesaggi nella Divina Commedia; di Paola Tassinari su Dante in esilio; di Sandro Rogari su “Fra Firenze e Ravenna: la costruzione del poeta della Patria”; di Roberto Campisi su “Dante nel Canto XXI del Paradiso incontra il grande mistico San Pier Damiani”; di Antonio Patuelli sull’edizione del 1911 della Commedia; di Ivan Simonini su Cordula Poletti, la prima dantista femminista” spiegano dalla Fondazione.

Seguono, per la rubrica “Europa in Cammino”, saggi di Mirella Falconi Mazzotti sul ruolo sociale dell’Università ai tempi del Covid: un modello per la Romagna; di Riccardo W. Morfino su “Liberi di ammalarsi, ma non di far morire” e di Giannantonio Mingozzi su Università e porto.

Nella sezione “Libertà Economiche” appaiono saggi di Giorgio Amadei sulla trasformazione della scuola degli economisti agrari di Bologna e di Alessandro Amadei sull’anguillicoltura italiana che riparte da Cesenatico.

Nella rubrica “Le Garanzie” vengono pubblicati scritti di Alberto Lasagni sulla Repubblica Cispadana, la prima Costituzione democratica italiana nacque in Emilia-Romagna e di Désirée Fondaroli sul diritto penale liberale secondo Filippo Sgubbi.

Quindi la cospicua sezione “Il Tempo e la Storia” pubblica saggi di Anna Maria Valli Spizuoco sul tempio e il tempo; di Piero Altieri su Malatesta Novello signore di Cesena; di Ugo Mongardi Fantaguzzi “Dalla Via Emilia a Riolo nei secoli”; di Roberto Campisi sulla storia della dinastia dei Malatesta; di Daniele Sangiorgi sugli Estensi, la Serenissima e il saccheggio di Comacchio; di Mario Giberti e Alberto Domenicali su un antico documento ritrovato, le torri dei Rasponi; di Dante Bolognesi su Camillo Spreti e la decadenza di Ravenna fra Sette e Ottocento; di Franco Gàbici su Angelo Mariani; di Enrico Baldini sui “ricordi” di Luisa Murat, Contessa Rasponi; di Dino Mengozzi sul testamento di Pellegrino Artusi; di Zeffiro Ciuffoletti su Artusi tra Romagna e Toscana; di Paolo Casadio Pirazzoli sul bicentenario di Scarabelli; di Franco Gàbici su Tobia Bagioli; di Beppe Rossi su Dario Busmanti, eroe a sedici anni; di Paola Novara su “1897-1901, quattro anni cruciali per il Museo Nazionale di Ravenna; di Giovanni Gualtieri su Bartolo Nigrisoli, uno dei dodici; di Alberto Bucchi su Francesco Balilla Pratella; di Egisto Pelliconi su una dinastia di Vescovi e Cardinali in Val di Lamone; di Paolo Mengoli su Don Olinto Marella; di Giovanni Gardini sulle reliquie di Sant’Apollinare; di Gianluigi Callegari sulla donazione Levi alla Pinacoteca di Ravenna; di Lorenzo Priviato sui Sindaci di Bologna; di Carlo Raggi su “Quella fiammata che illuminò la Romagna non erano i diavoli, ma il metano”; di Franco Gàbici su Dante Arfelli; di Saverio di Jorio su Giorgio Bassani; di Ottavio Righini sulla pensioncina famigliare nella riviera romagnola e di Mario Boccaccini su Raffaello Biagetti.

Nella rubrica “Ricordando” appaiono scritti di Antonio Patuelli sul Cardinale Silvestrini; di Giovanni Lugaresi su Lalla Franchi Malagola; di Anna De Lutiis su Walter Della Monica che ricorda Sergio Zavoli; di Girolamo Fabbri su Pellegrino Montanari e di Romano Pasi su Nullo Mazzesi.

Nella sezione “Uomini donne e libri” appaiono articoli di Antonio Bandini, Massimo Ragazzini, Venerino Poletti, Piero Altieri, Andrea Ragazzini, Gianni Ravaglia, Giovanni Lugaresi, Antonio Patuelli e Roberto Zalambani.

Libro Aperto è diffuso esclusivamente in abbonamento: per informazioni tel. 0544.35549 anche fax – 0544.36871; e-mail redazione@libroaperto.it; sito internet  www.libroaperto.it oppure presso la sede di Ravenna di Via Corrado Ricci 29.

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