Collettivo La Corsa di Napoli: terminata la prima residenza artistica ospitata da Ravenna Teatro

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Il teatro, in questi mesi d’attesa, è stato capace come tutte le arti di rispondere alla crisi in modo responsabile, accettando l’incertezza, adattandosi con malleabilità, trovando nuove forme e risorse in grado di riflettere sulla cultura come bene necessario.

È così che Ravenna Teatro, vivendo questo tempo di attesa e chiusura al pubblico anche come momento di possibilità, ha deciso di destinare l’intero importo dei fondi d’emergenza ad artisti, attrici, attori, compagnie, collettivi, teatri, con meno tutele del Centro di Produzione Teatrale ravennate: tra il Teatro Rasi e l’atelier-laboratorio Vulkano a San Bartolo, ha dunque iniziato a ospitare – e continuerà a farlo nei prossimi mesi, grazie anche al fondamentale sostegno dell’assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna e alla Regione Emilia-Romagna – diverse residenze artistiche, in cui verranno messi a disposizione gli spazi con le strumentazioni tecniche e organizzative a chi spesso spazio non ha, insieme a un contributo che permetterà loro di lavorare in sicurezza.

Spazi teatrali generanti e necessari, anche con gruppi che pongono particolare attenzione al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, spiegano.

La prima di queste residenze artistiche si è svolta a Vulkano dall’8 al 17 febbraio, e ha visto protagonista il Collettivo La Corsa di Napoli, un gruppo di artisti uniti nel progetto di sperimentare una nuova fruizione teatrale, che nel tempo ha creato un corto circuito di esperienze, saperi e provenienze diverse nell’idea che il teatro nasca da un incontro di diversità.

Alcuni dei fondatori della ex compagnia Punta Corsara (Gianni Vastarella, Valeria Pollice, Giuseppina Cervizzi) hanno iniziato un dialogo con l’attore comico napoletano Pasquale Palma, volto appunto alla creazione di un collettivo, arricchendo l’organico con persone incontrate durante il percorso artistico, come il giovane attore Vincenzo Salzano e Gabriele Guerra, non nuovi a collaborazioni con l’ex compagnia. Nel 2020 La Corsa partecipa e arriva alle finali del Premio alle arti sceniche “Dante Cappelletti” con lo studio Adam Mazur e le intolleranze sentimentali, scritto e diretto da Gianni Vastarella. Nello stesso anno il collettivo vince il premio Neiwiller Progetto Passpartout.

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