Ravenna omaggia Dante con un’installazione architettonica a lui ispirata: “Selva” l’esperienza si fa spazio

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Ancora una volta Ravenna reca omaggio alla figura di Dante Alighieri con un opera a lui ispirata. Selva, l’esperienza si fa spazio, un’ installazione architettonica inserita nell’ambito del calendario di eventi per la celebrazione del settecentenario della morte del Poeta.

Un’opera resa possibile dall’impegno e compartecipazione dell’Assessorato alla Cultura del comune di Ravenna, dalla fondazione Oriani e dal progetto dello Studio di architettura Denara che ha risposto alla chiamata pubblica rivolta alle associazioni che volessero essere protagoniste del percorso celebrativo. Da questa sinergia nasce così un progetto di installazione temporanea visibile fino al 7 luglio e pensato appositamente per il giardino Rinaldo da Concorezzo, Biblioteca Oriani.

Un virtuoso omaggio al Sommo Poeta nell’innovativo proposito di suscitare nel visitatore lo sgomento e la meraviglia di Dante nel suo addentrarsi nella selva oscura.

Una selva contemporanea realizzata dallo studio Denara, dove all’elemento naturale albero si sostituisce la colonna, moderno simbolo di architettura. Ne nasce un’installazione composta da quarantacinque pilastri, così come le terzine del primo girone dell’inferno. Disposti in figura concentrica a richiamo degli stessi gironi, confonderanno ed ostacoleranno il cammino del visitatore, con la tomba del Poeta meta del percorso, posta al centro di questo vortice. Di vetro opaco non riflettente le colonne condurranno lo spettatore attraverso un clima di ignoto e scoperta. Lungo il cammino inoltre, all’esperienza spaziale del visitatore si aggiungerà quella digitale, tramite trentaquattro (come i canti infernali) rappresentazioni di uno scenario a suggerire un’interpretazione del tempo che scorre nella Selva: dal tramonto all’alba, dallo smarrimento al ritrovamento di sé.

La mostra è fruibile anche online tramite sito web collegato www.selva2021.com

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