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Per rendere la scuola del futuro a prova di pandemia la Regione ER investe 623milioni in edilizia

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La Regione Emilia-Romagna ha cominciato a immaginare e a lavorare sulla scuola che sarà attraverso quattro gruppi di lavoro. La pandemia, infatti, ha posto nuove problematiche che richiedono risposte urgenti, in termini di ripensamento degli spazi (per garantire comfort climatico, adeguato ricambio d’aria, maggior luce naturale, acustica ottimizzata e, soprattutto, strutture sempre più sicure, ecologiche e accessibili), con l’obiettivo di offrire un utilizzo degli edifici scolastici a prova di ogni emergenza, permettendo anche il coinvolgimento della comunità.

Questo il tratto saliente dell’informativa in commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità, presieduta da Francesca Marchetti, dell’assessora alla Scuola, università, ricerca, agenda digitale, Paola Salomoni, sulla presentazione del documento “Spazio all’educazione: Linee guida per le scuole della Regione Emilia-Romagna” del gruppo di lavoro “Architettura Terzo Educatore”.

“Tradurre lo spazio dell’educare in linee operative che possono essere strategie e strumenti anche per aprire una riflessione sulla scuola, che vogliamo traguardare così come da linee di mandato anche di questo nuovo corso legislativo, credo sia importante”, ha affermato la presidente Marchetti.

Dopo questi mesi di lavoro, incontri e confronti tra amministrazioni locali e istituzioni scolastiche e rappresentanti dei privati e dell’impresa, il primo risultato del gruppo “Architettura Terzo Educatore”, dedicato all’edilizia scolastica e presieduto dall’architetto Mario Cucinella, è il documento “Spazio all’educazione: linee guida per le scuole della regione Emilia-Romagna”.

In queste linee guida, anche in relazione ai nuovi approcci pedagogici, lo spazio è interpretato come una forma di educazione in coerenza con la vocazione della scuola, luogo dell’apprendimento per eccellenza dove le future generazioni passano buona parte della loro vita: l’obiettivo è costruire un’idea condivisa di scuola del futuro che sappia farsi interprete delle esigenze attuali e anticipare quelle all’orizzonte anche in ottica post Covid.

Coerentemente a queste finalità, ha quindi sottolineato l’assessora Salomoni, “la Regione Emilia-Romagna, insieme agli enti locali e in linea con le politiche nazionali, ha già predisposto un piano di investimenti sull’edilizia scolastica per complessivi 623milioni che si tradurranno in quasi mille interventi in tutte le province e ai quali si aggiungeranno anche altre risorse statali”.

“Questo tavolo sta lavorando bene, le linee guida sono il risultato di un buon lavoro, bene quindi che si continui a investire sugli spazi: uno spazio confortevole e funzionale migliora le capacità di apprendimento degli studenti e il loro benessere psicologico”, ha evidenziato Valentina Stragliati (Lega), che, però, ha anche chiesto dati aggiornati sulla messa a norma delle scuole della regione: “L’ultimo report risale a cinque anni fa, un documento che ci racconta di un’Emilia-Romagna in fondo alle classifiche su superamento delle barriere architettoniche e su efficientamento energetico, ma anche per quanto riguarda l’agibilità delle strutture”.

Francesca Maletti (Pd) ha parlato di “percorso importante che si sta portando avanti, che, negli ultimi anni, ha visto un grande lavoro sull’edilizia scolastica”. La consigliera ha poi ribadito la necessità, in questa fase, di “coinvolgere la comunità educante, vale a dire tutte le persone che vivono la scuola”. Ha anche spiegato che “in regione sono 544 le istituzioni scolastiche pubbliche, per 2.807 edifici (molti costruiti prima del 1975), e negli ultimi hanno siamo intervenuti su 475 di questi fabbricati”. Ha infine rimarcato che “il tema dell’inclusione resta al centro dei nostri progetti”.

“Queste linee guida rappresentano un punto di partenza anche nell’ottica di sfruttare al meglio le risorse disponibili, con il coinvolgimento fondamentale degli enti locali”, ha sottolineato Marilena Pillati (Pd). Enti locali, ha aggiunto, “che, supportati dalla Regione Emilia-Romagna, stanno portando avanti un lavoro importante, tanto che si sta delineando la scuola del futuro”.

È poi intervenuto Pasquale Gerace (Pd), che ha chiesto all’esecutivo regionale l’impegno a dotare tutte le scuole di strumenti per la sanificazione dell’aria. Michele Barcaiuolo (Fdi), sullo stesso tema, ha riferito che in Assemblea legislativa sono già stati presentati diversi atti per portare questi dispositivi nelle scuole, come già fatto – ha sottolineato il consigliere – dalla Regione Marche.

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