Il premio “ForlìMusica” assegnato al baritono Leo Nucci

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Il Premio ForlìMusica nasce con l’intento di celebrare ogni anno una personalità che, nel corso della sua carriera, ha contribuito in maniera fondamentale alla diffusione della cultura musicale nel mondo. La prima edizione sarà dedicata a Leo Nucci, straordinario Baritono che ha calcato, e calca tuttora, i più importanti teatri italiani ed internazionali.

Il Maestro ripercorrerà le tappe della sua luminosa carriera in dialogo con il musicologo Oreste Bossini, voce storica di Rai Radio 3, che con i suoi interventi ci permetterà di conoscere meglio l’artista e l’uomo. Non mancheranno arie celebri del repertorio, che Nucci ci proporrà accompagnato al pianoforte dal Maestro Davide Cavalli. La serata di apertura della rassegna Insieme alla Musica vedrà protagonisti anche due giovanissimi premiati nell’ultima edizione del concorso musicale Adotta un Musicista che si esibiranno durante la serata.

La consegna del premio ForlìMusica sarà ripresa da Tele Romagna che trasmetterà l’evento sui suoi canali nei giorni successivi.

Il concerto si terrà sabato 30 ottobre alle 21, al Teatro Diego Fabbri di Forlì. Verrà richiesto il Green Pass.

Costo del biglietto € 10,00. Si possono acquistare i biglietti presso i rivenditori autorizzati, sul sito vivaticket.com e presso la Biglietteria del Teatro Diego Fabbri da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18 e il giorno del concerto a partire dalle 20. Tutte le informazioni sul concerto e sulla biglietteria sono disponibili sul sito www.forlimusica.it.

Riduzioni

Tesserati Amici della Musica €5,00

Tesserati Club degli Ottavini €3,00

Per i minorenni ingresso gratuito, accompagnatore €5,00

Acquirenti percorsi “ROSSO” e “ARANCIONE” del Teatro Diego Fabbri, ingresso gratuito

LEO NUCCI

Leo Nucci nasce il 16 aprile del 1942 a Castiglione dei Pepoli, in provincia di Bologna. Dopo aver studiato nel capoluogo emiliano sotto la guida di Giuseppe Marchesi e Mario Bigazzi, si trasferisce a Milano, per perfezionare la propria tecnica con l’aiuto di Ottavio Bizzarri.

Nel 1967 esordisce nel “Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, nel ruolo di Figaro, vincendo il concorso del Teatro lirico sperimentale di Spoleto, in Umbria, ma è costretto da motivi personali a interrompere l’attività intrapresa dopo poco tempo. Riesce, comunque, a entrare a far parte del coro del Teatro alla Scala di Milano, riprendendo alcuni anni dopo lo studio da solista.

La carriera in continua ascesa lo porta a esordire nel teatro meneghino il 30 gennaio del 1977, quando prende il posto di Angelo Romero, ancora una volta come Figaro. Più tardi Leo Nucci ha modo di esibirsi a Londra alla Royal Opera House (con “Luisa Miller”, nel 1978), ma anche a New York al Metropolitan (con “Un ballo in maschera”, nel 1980, al fianco di Luciano Pavarotti) e a Parigi all’Opera. Nel 1987 interpreta “Macbeth”, film opera che viene presentato al Festival di Cannes, mentre due anni dopo viene diretto da Herbert von Karajan a Salisburgo.

A partire dagli anni Novanta Leo Nucci diventa uno dei volti fissi dell’Arena di Verona, nei ruoli di Rigoletto e Nabucco. Nel 2001, è impegnato con produzioni verdiane in tutto il mondo (è il centesimo anniversario della morte di Giuseppe Verdi): lo si trova a Zurigo con “Attila”, a Vienna con “Un ballo in maschera”, “Nabucco” e “Il Trovatore”, a Parigi con “Macbeth” e nella patria del compositore italiano, a Parma, in un concerto diretto da Zubin Mehta e intitolato “Verdi 100”.

Dopo aver interpretato all’Arena di Verona “Rigoletto” nel 2001 e nel 2003, e “Nabucco” e “Figaro” nel 2007, nel 2008 è in scena con “Macbeth” e “Gianni Schicchi” alla Scala di Milano, mentre tre anni più tardi, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, interpreta al Teatro dell’Opera di Roma il “Nabucco”: lo riprenderà nel 2013, alla veneranda età di settanta anni, alla Scala.

Pur avendo affrontato opere di Cilea, Giordano, Donizetti e Mozart, Leo Nucci in carriera si è distinto soprattutto nel repertorio pucciniano (il già citato “Gianni Schicchi” e la “Tosca”, nel ruolo di Scarpia) e verdiano (Carlo V nell'”Ernani”, Iago nell'”Otello”, Rodrigo nel “Don Carlos”, Amonasro nell'”Aida”, Guido di Monforte ne “I vespri siciliani” e Miller nella “Luisa Miller”, tra gli altri). Ambasciatore Unicef, è Kammersanger della Staatsoper di Vienna.

DAVIDE CAVALLI

Davide Cavalli ha cominciato gli studi di pianoforte con Alfredo Speranza, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara. Successivamente ha frequentato i corsi di perfezionamento di Edith Fischer, Robert Szidon, Aquiles Delle Vigne e Pier Narciso Masi e ha conseguito, con il massimo dei voti e la lode, i Diplomi Accademici di II livello in Discipline Musicali nella classe di Pianoforte di Roberto Cappello e nella classe di Musica da Camera di Pierpaolo Maurizzi, presso il Conservatorio Arrigo Boito di Parma. Musicista eclettico, si è esibito come solista e in formazioni da camera presso prestigiosi enti ed istituzioni musicali quali la Fondazione Hindemith di Blonay, la Odessa Philarmonic Society, il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, il Conservatorio Popolare di Ginevra, il Teatro Regio di Parma, il Ravenna Festival, la Società Umanitaria di Milano, il Conservatorio di Città Reale, lo Schubert Club di Saint Paul e la University of Minnesota. In occasione delle celebrazioni del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, ha partecipato al progetto artistico Echi notturni di incanti verdiani a cura del Ravenna Festival in collaborazione con Rai 1, presso la casa natale del Maestro a Roncole di Busseto, realizzando l’arrangiamento musicale delle scene di morte delle eroine della Trilogia popolare. Dal 2015 è pianista della Riccardo Muti Italian Opera Academy. Nell’agosto 2017 è stato maestro di sala e assistente musicale per l’allestimento di Aida di Giuseppe Verdi al Festival di Salisburgo diretta da Riccardo Muti con Anna Netrebko nel ruolo della protagonista. È pianista residente del Concorso internazionale di Canto Renata Tebaldi della Repubblica di San Marino. Il 19 dicembre 2014, in occasione delle celebrazioni per il decimo anniversario della sua morte, ha eseguito la Petite Messe Solennelle di Gioachino Rossini nella Basilica di San Marino. È Docente di Pianoforte presso il Liceo Musicale Statale di Forlì. Il 22 dicembre 2018, insieme al baritono Luca Salsi, si è esibito nel cartellone inaugurale del Teatro di Rimini Amintore Galli.

ORESTE BOSSINI

Diplomato in violino, giornalista e scrittore, collabora con Rai Radio3 e con numerose istituzioni musicali come il Teatro alla Scala, il Teatro La Fenice di Venezia, la Fondazione del Maggio Musicale fiorentino, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Società del Quartetto di Milano. Ha partecipato con numerose voci al Dizionario dell’Opera a cura di Piero Gelli. Tra i suoi libri figurano Milano, laboratorio musicale del Novecento (Archinto, 2009), Karlheinz Stockhausen. Lettere a Ralph (Archinto, 2013), La musica borghese. Milano e la Società del Quartetto (Archinto, 2014), Il cammino del Wanderer in Claudio Abbado. Ascoltare il silenzio (Il Saggiatore, 2015) «Abbasso il Tango e Parsifal!» Wagner in Italia 1914-19145, a cura di Pier Carlo Bontempelli e Oreste Bossini (Istituto Italiano di Studi Germanici, 2019). Fa parte del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Claudio Abbado.

GIOVANNI REGGIO

Nato nel 2009, ha iniziato a 9 anni lo studio del pianoforte superando in un solo anno con voto 10 la certificazione di primo livello del corso pre-accademico di Castelfranco Veneto. Ha vinto numerosi concorsi ed è tra i Laureati del XXVII Festival della Masovia di Sochacezew.

FEDERICO NOGAROTTO

Nato nel 2004, ha iniziato lo studio del violino con la mamma, proseguendo con la maestra Xh. Kraja, partecipando a corsi e masterclass coi maestri Gay, Fornaciari, Carlini, Berman… Ha vinto numerosi concorsi e si è esibito più volte in concerti.

 

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