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I RAGAZZI DI UPPUNTO / Pasqua con i tuoi, Pasquetta dal Papa. Il desiderio di comunità nell’incontro dei giovani col Papa

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Ospitiamo volentieri sul nostro quotidiano online – ogni lunedì – l’iniziativa patrocinata all’Associazione Amici di Enzo e portata avanti da un gruppo di studenti del Liceo Classico e del Liceo Scientifico di Ravenna, di Istituti Tecnici di Ravenna. LA REDAZIONE

Papa e giovani: il nostro desiderio di comunità

Pasqua con i tuoi, Pasquetta dal Papa. Proprio lunedì 18 aprile scorso, giorno di Pasquetta, circa 80 mila ragazzi hanno riempito Piazza San Pietro – dopo 2 anni di totale inattività – per il pellegrinaggio “#seguimi” organizzato dalla Cei. Si trattava di ragazzi dai 13 ai 17 anni provenienti da tutta Italia che hanno aderito con grande entusiasmo all’invito del Papa, invito che è stato preceduto da alcuni dei personaggi più seguiti dai giovani come Blanco, Gabriele Vagnato e Matteo Romano.

Agli occhi di una sedicenne una piazza colma di così tanti ragazzi riuniti, che peraltro occupavano persino via della Conciliazione tanto grande era la folla, ha subito trasmesso un grandissimo senso di coesione e fiducia. Il Papa ci incita: “non bisogna vergognarsi di dire ‘ho paura’ […] poiché le paure vanno messe alla luce, perché così scoppia la verità”, invitando a confidarsi e confrontarsi con le persone che più amiamo. Spesso è complicato per noi giovani aprirci ad altri e sicuramente è stato determinante il Covid. Ma è rimasto acceso in noi il desiderio di comunità e di vivere momenti di vicinanza, di concreta condivisione di emozioni ed esperienze.

Prosegue poi il Papa parlando del “fiuto per la verità”, che noi giovani possediamo molto di più dei grandi, e ancora una volta ci invita a spenderlo condividendo la nostra vita con gli altri. Si raccomandando di conservare tale approccio autentico verso la realtà, orientandolo verso il benessere collettivo che, in particolare oggi, con lo scoppio della guerra in Ucraina, sembra estremamente lontano.

La cosa che ora sembra infatti mancare è la speranza.

Il Papa appena prima dell’incontro però, al momento del Regina Coeli, parla proprio di “bel segno di speranza” riferendosi ai ragazzi che stava aspettando. Ed effettivamente la presenza di così tanti giovani che decidono di viaggiare per ore per riunirsi ed ascoltare il Papa non può che essere la prova di tale speranza che si sta accendendo. Ne sono stati testimoni alcuni giovani in particolare, tra cui un ragazzo che, sopravvissuto a un trapianto di cuore, ha deciso di condividere con la platea di coetanei la bellezza e l’immensa gratitudine per aver ricevuto da Dio il dono di una seconda vita.

Il Papa ha salutato infine con un significativo “forza e coraggio”, dimostrandosi, oltre che consapevole dell’ardua sfida delle nuove generazioni contro il mondo attuale, fiducioso nelle nostre concrete possibilità di contribuire a migliorarlo.

Per questo gli obiettivi presenti nell’agenda 2030, che noi del team di UPpunto abbiamo reso filo conduttore dei nostri articoli, ci riguardano nel personale.

In questo mondo complesso con le problematiche economiche, il cambiamento climatico, i conflitti mondiali che abbiamo ereditato c’è tuttavia rimasta tanta bellezza, nonostante i numerosi tentativi di nasconderla. La natura, ogni famiglia, ogni comunità, ogni buona azione. Come abbiamo potuto vedere dall’esperienza dei giovani dal Papa, siamo pieni di questo spirito comunitario, che deve essere il primo motore per lo sviluppo sociale. In Piazza San Pietro abbiamo potuto sperimentare la concretezza dell’essere fratelli tutti, di essere una comunità unita.

Siamo certi che dove c’è vita c’è bellezza e dove c’è bellezza c’è speranza. Siamo pronti ad accogliere le parole di Papa Francesco e siamo convinti che tutta la gioventù sia pronta a sprigionare quella grinta che oggi più che mai l’esistenza ci chiede di tirare fuori.

Uppunto

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