FEM NEWS – LA FINESTRA FEMMINISTA / Gestazione per altri reato universale? L’Italia rischia una follia giuridica e politica passando sul corpo delle donne

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La strada della libertà e dell’autodeterminazione delle donne, Nolite lo sa bene, è fatta di un passo avanti e due indietro. La Commissione Giustizia della Camera ha adottato il testo base della legge di Fratelli d’Italia che propone di istituire il reato universale per chi ricorre alla gestazione per altri. Diciamo subito che è molto difficile che questo testo base diventi legge dello Stato. Eppure. Ci sembrava anche molto difficile che la Russia invadesse davvero l’Ucraina così come ci sembrava  molto difficile che il ddl Zan non diventasse una legge dello Stato e potremmo andare avanti così chissà con quanti altri esempi ancora.

Abbiamo visto accadere le cose più impensabili. Dunque, se pure pare una follia, la Storia, e soprattutto la storia del femminismo, ci insegna che quando la politica si fa sui corpi delle donne, le cose vanno prese sul serio. Il reato universale per chi ricorre alla  gestazione per altri è innanzitutto una follia giuridica. In Italia la gestazione per altri è già vietata e punita fino a due anni di galera dalla Legge 90 del 2006. E infatti si stima che nel 2019 circa 3 mila coppie si siano rivolte ad altri paesi europei ed extraeuropei, come a dire, nel caso non lo sapessimo, che reprimere non è sufficiente. Bisogna quindi impedire alle italiane e agli italiani disobbedienti di recarsi all’estero e ci si prova con la proposta del reato universale.

Solo che Filomena Gallo, avvocata dell’associazione Luca Coscioni, spiega che “un fatto per essere considerato un reato se commesso all’estero deve esser necessariamente reato anche nel paese dove lo stesso è stato commesso”. In sostanza è come dire che tutti i paesi del mondo dovrebbero adeguarsi alla legge italiana. È dunque una proposta inapplicabile, irragionevole e incompatibile con il diritto internazionale. Perché quindi preoccuparsene tanto? Perché l’obiettivo principale del testo base approvato dalla Commissione è punire, stigmatizzare, condannare e processare, le scelte altrui e in particolare, e guarda caso, quelle delle donne.

Nolite

Da che mondo è mondo il corpo delle donne desta preoccupazioni e inquietudini e non resta quindi altra soluzione che cercare di normarlo con tutti gli strumenti possibili, comprese le campagne elettorali. Da una parte è necessario garantire l’idea che il corpo delle donne è un corpo bisognoso di protezione e di tutele e dall’altra è necessario assicurarsene il controllo produttivo e riproduttivo a seconda delle congiunture storiche, politiche, economiche e sociali. È della scorsa settimana la notizia che la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America si prepara a restringere l’accesso all’aborto in tutto il paese. Non sappiamo se succederà davvero ma, come per il testo base di Fratelli d’Italia, ce ne dobbiamo preoccupare.

Un paese familista, conservatore e paternalista come il nostro, e come tanti altri, ha necessità di garantire la continuità di un’idea di famiglia basata su ruoli e funzioni dati una volta per tutte e una volta per sempre. Un modello di famiglia che si presume essere dominante ma che nella realtà è grandemente minoritario se è vero che solo il 17% delle famiglie è composto da madre, padre e 2 figli o figlie. Il restante 83% presenta le più varie formazioni, che sono così fluide e variopinte, da non essere ancora state bene disegnate neanche dall’Istat. Quello di Fratelli d’Italia, a cui per la verità si è aggregato tutto il centro destra, il centro sinistra chissà, è dunque un pensiero tanto astratto e distante dalle vite, dai corpi e dai desideri reali delle donne quanto potente e pericoloso perché porta direttamente al carcere.

Gravidanza

Non è prevista la possibilità di avviare una discussione seria e aperta su un tema così importante e complesso che riguarda la vita intima e profonda delle persone. Perché prendere come unica e universale la posizione di chi è certo che mai e poi mai ricorrerà in vita sua alla gestazione per altri, senza magari, talvolta, sapere neanche bene di cosa si tratta, chiamandola, ad esempio, utero in affitto? Se si rinuncia alla pratica dell’ascolto, del confronto, della riflessione e della produzione del pensiero, soprattutto sui temi dei limiti dell’etica altrui, e soprattutto se ci rinuncia la politica, cosa rimane di noi esseri umani?

Nolite pensa che prima di riempire le carceri italiane di donne accusate di reato universale, e sarebbe un bel problema perché il lavoro produttivo e riproduttivo si fermerebbe, sarebbe opportuno aprire un confronto libero e aperto, a partire dal femminismo che ha prodotto ancora poche riflessioni sulla gestazione per altri. Sarebbe opportuno ragionare su cosa farne di quei corpi preclusi, anche per natura, parola tanto amata da Giorgia Meloni e camerati, alla realizzazione autonoma di un progetto di vita. Sarebbe opportuno ragionare sullo spazio che c’è tra il desiderio, la libertà e il senso di responsabilità prima di decidere che si tratta di uno spazio vuoto, sterile, di nessun valore e di nessuna importanza. Sarebbe opportuno capire cosa intendiamo quando diciamo maternità, paternità, genitorialità e in che relazioni stanno.

Sarebbe opportuno capire come coniughiamo il problema della sterilità delle coppie, che ha percentuali che superano ormai il 30%, con il dato della denatalità e con la difesa aprioristica del modello di famiglia tradizionale. Sarebbe opportuno ragionare su chi stabilisce qual è il limite dal momento che le terapie e le cure passano inevitabilmente ed esclusivamente sui corpi delle donne. Sarebbe opportuno pensare che non ci siamo solo noi al mondo e che magari altri paesi stanno sperimentando pratiche, maturando esperienze. Sarebbe opportuno capire di chi sono i figli e le figlie che non sono ancora nati e nate e come ce li immaginiamo. Sarebbe opportuno riflettere su quale futuro stiamo costruendo per noi e per il pianeta e possiamo farlo solo a partire da cosa pensano le donne da cui, in tutta evidenza, il mondo dipende.

Tabella

Da Internazionale.it, la cartina dei paesi nei quali la Gpa – gravidanza per altri è legale (2016)

FemNews di Nolite

Ogni mercoledì si apre una finestra femminista su RavennaNotizie, dalla quale ogni settimana si respira aria pungente, si espongono germogli al sole, si stende la biancheria profumata al sapone di Marsiglia, si appendono lunghe trecce di aglio e peperoncino, ci si rilassa con un bicchiere di vino e l’ultima sigaretta, si parla con il vicinato, si accarezzano felini senza nome cantando Moon river, si guarda oltre con occhiali di genere. Nasce così una rubrica autonoma rispetto alla testata che gentilmente la ospita, pluralista, apartitica, decisamente femminista, che cerca di trovare il modo di agire per trasformare il mondo. Fem News ha una firma collettiva NOLITE – imperativo negativo latino omaggio alla condivisa cultura umanistica, alla passione politica, alla compulsione alla lettura, alla madre Atwood (Nolite te bastardes carborundorum, Non consentire che i bastardi ti annientino), alla lotta ancillare per dire no al pensiero dominante patriarcale, coloniale e specista.

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