A Marina Romea via ai campi estivi di integrazione tra bambini sordi e udenti

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Sono in corso i camp estivi sportivi di integrazione tra bambini sordi e udenti, che si sono conclusi con grande successo ad Andalo (TN) e che sono iniziati il 14 luglio a Marina Romea, in provincia di Ravenna. “Stiamo riscontrando un buon successo .Il progetto, che ha vinto il Bando Vodafone, è sostenuto da molti partner che credono in questa iniziativa” dice Ilaria Galbusera, capitano della Nazionale italiana volley sorde


LE ATTIVITÀ

A Marina Romea il camp si tiene invece dal 14 al 20 e dal 21 al 27 luglio. Beach tennis, beach volley, canoa, beach rugby, barca a vela e windsurf, tuffi in mare, giochi sulla sabbia e feste serali e tanto altro.


DOPPIA C-DOPPIA I

Il camp della doppia C (Champions’ Camp) è soprattutto il camp della doppia I: integrazione, inclusione. Arianna, interprete ITA/LIS e assistente alla comunicazione: “Quest’esperienza sta significando molto per me perché qua al Champions’ Camp è come prendersi una vacanza dalla vita per divertirsi un mondo. L’integrazione tra bimbi sordi e udenti avviene in modo spontaneo e le risate non mancano mai. È un’esperienza che scalda il cuore”.

“Siamo felici dei riscontri positivi dei bambini e ragazzi, e soprattutto delle famiglie che credono nel nostro progetto e si ritrovano nei valori del Champions’ Camp. Ogni anno riscontriamo un numero sempre più crescente di iscritti, segno che stiamo lavorando nella giusta direzione” sottolinea Manuela Nironi, l’ideatrice del progetto nel 2011 con Gss Reggio Emilia, a cui l’anno dopo si è aggiunta Ilaria.

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L’ORGANIZZAZIONE

I ragazzi e bambini sordi sono affiancati da personale adeguatamente selezionato e formato per venire incontro a tutte le esigenze, aiutando i partecipanti a comprendere le direttive dei maestri e ad integrarsi nel migliore dei modi. Lo staff è composto da ragazzi sordi e da interpreti professionisti in lingua dei segni italiana.

A ogni edizione partecipano gli  azzurri della FSSI, la Federazione Sport Sordi Italia, di diverse discipline, a dimostrazione che la sordità non è un limite ma un’opportunità anche per diventare campioni, nello sport come nella vita, un domani. “Ad oggi, a livello nazionale, siamo ancora l’unica realtà – dicono gli organizzatori – che propone questo progetto sportivo educativo, unico nel suo genere, in maniera continuativa”.

Le edizioni passate hanno visto un numero sempre crescente di partecipanti sordi. In 4 edizioni si sono iscritti oltre 140 bambini e ragazzi con disabilità uditiva provenienti da tutta Italia.

A cura di Alberto Francescut

 

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