Francesconi (Pri Ravenna) ricorda Matteucci: “Difese l’identità ravennate ed il proprio respiro culturale”

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“La scomparsa di Fabrizio Matteucci ci lascia ancora increduli e costernati, stretti alla moglie e al figlio ed al suo partito, e al tempo stesso consapevoli che con le parole e i ricordi non riempiamo quel vuoto pieno di angoscia e di tanta amicizia. Ci conforta l’aver assistito, in pochi giorni, alle innumerevoli testimonianze di affetto, di rispetto e di apprezzamento per il suo impegno, che istituzioni, forze politiche, intere famiglie e singoli cittadini hanno voluto esprimergli a partire dal Parlamento della Repubblica”. Queste le parole di Chiara Francesconi del Pri Ravenna, nel suo intervento in ricordo dell’ex sindaco Fabrizio Matteucci tenuto questo pomeriggio durante la seduta del consiglio comunale.

“Dobbiamo essere orgogliosi di questi riconoscimenti – aggiunge Francesconi – perché sono rivolti anche alla Ravenna che Matteucci ha guidato per due mandati, e ci fanno capire come spesso, ad un politico e amministratore che ha dedicato tanta parte della propria vita all’impegno civico e al mandato ricevuto dagli elettori, il massimo riconoscimento per il suo operato e le sue qualità gli vengano pienamente attribuite dopo la morte. Ma di questo Fabrizio non se ne deve dolere, non se la prenda troppo perché, come sa bene la sua famiglia, chi dedica la sua esistenza e il suo lavoro a risolvere conflitti e a confrontarsi con la comunità in definitiva semina e aiuta a crescere: i frutti li raccoglie nel tempo, una volta sopiti i contrasti e scomparsa la nebbia dei naturali contenziosi politici. E quei meriti il Sindaco Matteucci li ha conquistati sul campo e gli spettano tutti, a partire da una cristallina onestà mai neppure sfiorata, e da un orgoglio per il proprio servizio che metteva a disposizione prima di tutto dei più deboli, di chi è in affanno e rischia di non riconoscersi più nelle pubbliche istituzioni.”

“Vorremmo dire, come repubblicani, che questa considerazione prima dei Doveri e poi dei Diritti Fabrizio la applicava prima a sé stesso e poi diventava regola amministrativa. E ancora come repubblicani – prosegue – vogliamo sottolineare, oggi, un ragionamento politico sul Sindaco Matteucci che è doveroso. E’ stato tra i più convinti sostenitori dell’alleanza di centro sinistra a Ravenna e gliene diamo atto, perché la sua capacità di tenere uniti, in un contesto di lavoro comune, sensibilità politiche e ideali tra loro diverse e a volte in conflitto, ha prodotto risultati amministrativi positivi, che hanno poi fatto bene ad Amministrazioni a noi vicine dove si sono create quelle stessa condizioni, come Cervia, Cesena, Cesenatico ed altri comuni ravennati. Ma la continuità di quel primo impatto ravennate, del quale Matteucci è stato tra i principali ed autorevoli testimoni, ha consentito poi di spendere una credibilità amministrativa che lo ha visto protagonista assieme ai repubblicani ed alle forze del centrosinistra di oggi. Ed ancora vogliamo ricordare la guida della Giunta, il Matteucci sindaco e tutti i suoi assessori di dieci anni di lavoro, a partire dal vicesindaco Mingozzi che gli è stato sempre a fianco.”

“Di quelle giunte, per concludere, potremmo ricordare tanti obiettivi raggiunti con una particolare attenzione al forese ed allo sviluppo industriale ed artigianale, ma anche battaglie che hanno difeso l’identità ravennate ed il proprio respiro culturale nella storia come i riconoscimenti Unesco, la crescita del polo universitario ravennate con 4000 studenti, lo sviluppo dell’imprenditoria portuale nonostante le difficoltà infrastrutturali, la crescita del turismo e del commercio: in tutto questo Fabrizio ci lascia uno straordinario esempio di impegno e di abnegazione, sotto il profilo umano un amico, un alleato di partito, un amministratore coraggioso con una grande virtù, quella di trasmettere fiducia e capacità di reagire anche all’ultimo dei cittadini magari sconvolto dalle tristezze della vita. A questo Matteucci il rispetto e la riconoscenza dei repubblicani ravennati” conclude Francesconi.

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