Polizia di Rimini arresta 50enne: aggrediva verbalmente e con lancio d’oggetti una donna

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Nelle prime ore della mattina del 2 luglio 2020, un equipaggio della Squadra Volante della Questura di Rimini è intervenuta in Via San Nicolò, sulla base di una segnalazione di una persona molesta in strada.

Gli operatori, una volta sul posto, hanno individuato un uomo (50enne originario di Rimini) con un cappellino rosso, completamento ricoperto di macchie di vernice, il quale urlava frasi minacciose di morte indicando il balcone di un appartamento di uno stabile presente nella suddetta via.

Gli agenti si sono immediatamente resi conto che le pareti dello stabile in questione e quelle degli stabili successivi erano imbrattate di vernice e con scritte ingiuriose. Nel frattempo sono sopraggiunti due soggetti residenti nelle vie limitrofe riferendo che, nella stessa mattinata, sentendo delle urla provenire dalla strada, si sono affacciate al balcone e notavano l’uomo, conosciuto agli stessi, con in mano un barattolo di vernice che lanciava contro il muro, mentre proferiva minacce di morte.

Gli stessi raccontavano ai poliziotti che l’individuo era solito imbrattare i muri e minacciare pesantemente una donna cinese, lì residente, con atteggiamenti aggressivi.

Riuscito a metterlo in sicurezza all’interno della volante, gli operatori hanno visto arrivare in strada una donna (una 54enne di origini cinesi) verosimilmente rassicurata dalla presenza degli operatori, la quale ha riferito che l’uomo presente all’interno dell’auto di servizio, da parecchio tempo era solito minacciarla di morte, anche con l’utilizzo, in alcune circostanze, di un coltello, ma che per paura non aveva mai presentato querela.

L’individuo, visto avvicinarsi la donna ha mimato nei confronti della stessa il gesto del taglio della gola aggredendola verbalmente con ingiurie e minacce di morte.

La donna ha confermato che le scritte sui muri riportavano il suo nome e numero di telefono e che gli insulti e le minacce presenti si riferivano a lei stessa. Ormai da parecchio tempo e per ripetute volte l’uomo s’è presentato anche più volte nell’arco della medesima giornata sotto casa di lei, urlando minacce di morte e compiendo gesti tali da cagionare alla donna un perdurante e grave stato di ansia e di paura, tanto da generare nella stessa un fondato timore per la propria incolumità, al punto di chiedere alla propria cugina di trasferirsi da lei.

Accompagnato in Questura, l’individuo ha mostrato verso gli operatori un atteggiamento poco collaborativo e, nello specifico, si è rifiutato di scendere dall’autovettura allontanando gli agenti con calci e urla. L’uomo è stato arrestato e sottoposto a rito direttissimo, per atti persecutori e resistenza a P.U. oltre che denunciato per danneggiamento, imbrattamento e porto di oggetti atti ad offendere.

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