Possibile crisi idrica nei corsi d’acqua superficiali del faentino e Bassa Romagna: stato di preallerta

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Dal Servizio Autorizzazioni e Concessioni (SAC) ARPAE di Ravenna, che dal 2020 monitora tutti i Comuni della provincia di Ravenna, fanno sapere che si è attivato uno stato di preallarme per quanto riguarda una possibile crisi idrica, particolarmente legata allo stato dei fiumi e dei corsi d’acqua che toccano la zona del faentino e della Bassa Roamgna.

“Il territorio dell’intera provincia di Ravenna – spiegano in una nota – ha storicamente una situazione di carenza idrica nel periodo estivo, a causa del fatto che tutti i principali corsi d’acqua a sud del Reno presentano uno spiccato carattere torrentizio. Le problematiche principali sono legate, oltre agli andamenti climatici, alle concessioni ad uso irriguo presenti, in genere di piccola entità, ma molto diffuse sul territorio. Da alcuni anni, a seguito dell’adozione del PTA (Piano di Tutele delle Acque), si è reso quindi necessario emettere dei provvedimenti di sospensione dei prelievi nel caso il deflusso minimo vitale (DMV), previsto nei punti di cui all’art. 2 delle norme del Piano, non fosse rispettato”.

Per il 2020, relativamente alle acque superficiali, si sta verificando, anche tramite controlli diretti da parte dei tecnici di ARPAE, che i bacini di Senio e Lamone presentino un particolare stato di sofferenza dal punto di vista della risorsa idrica presente.

Qui sono riportati i probabili tratti fluviali, comprensivi dei relativi affluenti secondari, che, qualora non muti il contesto meteo-climatico relativo alle precipitazioni, potranno essere oggetto di sospensione con determinazione del Responsabile del SAC a partire da giovedì 16 luglio.

torrente Marzeno e affluenti, in comune di Brisighella e Faenza;

fiume Senio e affluenti, torrente Sintria e affluenti, nei comuni di Casola Valsenio, Riolo Terme, Castel Bolognese, Solarolo, Faenza, Cotignola, Bagnacavallo, Lugo, Fusignano, Alfonsine;

fiume Lamone e affluenti in comune di Brisighella e Faenza fino all’immissione delle acque del CER.

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