Consulta Provinciale Antifascista di Ravenna: chiediamo rigore contro chi profana la memoria antifascista

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In merito alla condanna per “imbrattamento di muri imbrattati” nei confronti dei tre attivisti antifascisti ravennati, interviene l’Assemblea della Consulta Provinciale Antifascista di Ravenna.

“Preso atto dell’inflessibile rigore con cui si è espresso il Tribunale di Ravenna contro chi ritenne, coprendole con disegni, di far giustizia delle svastiche dipinte sul muro di una scuola della città e lasciate in vista per molto tempo per negligenza, si chiede che analoghe investigazioni e rigore vengano praticati contro i profanatori delle lapidi e dei luoghi della memoria democratica ed antifascista (Ponte dei Martiri, Camerlona, Savarna, ecc…); contro chi scarabocchia i muri urbani con simboli nazifascisti, contro chi incappa scientemente nel reato d’apologia del fascismo”.

“Si ribadisce che a fronte delle manovre revansciste e neofasciste occorre una costante vigilanza e la corretta applicazione delle norme di legge repubblicane nonché interventi legislativi atti a perfezionare le norme in vigore e a far fronte alle nuove tipologie apologetiche” conclude la nota a firma della Assemblea della Consulta Provinciale Antifascista di Ravenna.

 

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