Pesca illegale sulla foce del Fiume Lamone. Sequestrati 500 kg di vongole dragati abusivamente

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I militari della Sezione di polizia marittima della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Ravenna, in coordinamento con il Reparto Operativo, nell’ambito delle attività di controllo del litorale a tutela dell’ambiente marino e costiero hanno intercettato un’unità che pescava irregolarmente alla foce del fiume Lamone.

Tutto si è svolto nel giro di pochissimo tempo, quando i militari, in pattuglia lungo il litorale nord, si sono accorti dell’imbarcazione  intenta a dragare il fondale; dopo aver intimato di sospendere subito le operazioni, è stata riscontrata la presenza a bordo di un ingente quantitativo di vongole che nel frattempo erano state catturate dai pescatori, circa 24 ceste colme di prodotto, per quasi 500 kg di peso, corrispondenti ad un elevato valore di mercato.

I militari hanno così avviato un accurato controllo incrociato presso l’Ufficio d’iscrizione e l’VIII Centro di controllo area pesca dell’Emilia Romagna, costituito presso la Direzione Marittima di Ravenna, al fine di verificare la regolarità dei documenti e delle autorizzazioni esibite in fase di accertamento.

Al termine delle verifiche, è emerso che l’unità da pesca si era addentrata in una zona non consentita, depredando il fondale mediante l’impiego della cosiddetta idrorasca, attrezzatura che dovrebbe essere utilizzata esclusivamente da pescatori autorizzati, ed in apposite aree in concessione; le vongole sono state quindi sequestrate e rigettate immediatamente in mare, perché ancora vive, e l’attrezzatura da pesca è stata posta sotto sequestro.

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A carico dei pescatori sono state accertate, ai sensi della legge sulla pesca (decreto legislativo n.4/2012) e del Codice della navigazione, sanzioni amministrative per un totale di € 2600, comprensivo anche della sanzione per irregolare assunzione di marittimi a bordo del motopesca.

 

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