Ravenna, il medico che voleva curare il Covid a casa è malato ed è ricoverato in ospedale. Indagine epidemiologica fra i pazienti

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Luca Graziani, il medico ravennate che era contro le mascherine perché le reputava inutili o dannose, e che per la stessa ragione era contrario al vaccino anti-Covid (“sono assolutamente favorevole ai vaccini, ma per le malattie che non hanno una cura, come ad esempio il tetano, la poliomielite, eccetera. Il Covid invece si può curare e anche senza troppi costi” aveva detto in una recente intervista), lo stesso medico che il 7 febbraio scorso era in piazza con i no vax del Movimento 3 V (Vaccini Vogliamo Verità) e in quella occasione era stato multato perché si era rifiutato di indossare la protezione, ora è ricoverato all’ospedale di Ravenna. È ammalato di Covid e sembra in condizioni serie. Almeno da quanto riportano le cronache locali dei quotidiani Il Resto del Carlino e Corriere Romagna.

Luca Graziani ha un ambulatorio a Ravenna e uno a Mezzano. Negli ultimi tempi avrebbe visitato almeno 50 pazienti. Adesso l’Ausl Romagna sta facendo la consueta indagine epidemiologica, cioè sta contattando tutti i suoi pazienti uno ad uno per tracciare il contagio ed evitare che il virus si diffonda fra i loro familiari e conoscenti. In totale dalle 150 alle 200 persone. Sul comportamento professionale di Luca Graziani è in corso – lo riporta Il Resto del Carlino – un’indagine interna dell’Ordine dei Medici. Si vuole capire se abbia sempre agito con scrupolo professionale prendendo tutte le precauzioni del caso con i pazienti da lui seguiti.

A un periodico locale Luca Graziani aveva rilasciato delle dichiarazioni pubblicate il 5 marzo scorso che avevano fatto un certo scalpore. Parlava senza mascherina – riporta il giornalista – e diceva: “Così come le usano i cittadini, le mascherine sono solo una fonte d’infezione. E in generale sono servite soprattutto ad arricchire qualcuno. L’organismo cerca di eliminare ciò che non vuole, con la mascherina invece reintegriamo in parte ciò che con l’espirazione scartiamo, cioè l’anidride carbonica, alterando il microbiota e creando il terreno idoneo alla proliferazione di virus e batteri”.

Sul vaccino ripeteva le solite teorie dei no vax e invocava la “libertà di scelta” (ora il Governo ha stabilito l’obbligo vaccinale per il personale sanitario) e sosteneva si potesse sconfiggere il Covid “visitando i pazienti, anche a casa, ascoltandoli al telefono, seguendoli veramente. E iniziando con la terapia non appena ci sono i sintomi senza aspettare il tampone”. Alla domanda “lei ha avuto il Covid?” aveva risposto così: “Non saprei, mi sono sempre sentito bene, pur a contatto con pazienti positivi. Sarà perché prendo un’aspirinetta tutti i giorni”.

Ora Luca Graziani è ricoverato al reparto di malattie infettive del Santa Maria delle Croci con una polmonite bilaterale ed è sottoposto a ventilazione. Secondo quanto riporta il Corriere di Romagna avrebbe fatto storie per indossare la mascherina anche al momento dell’arrivo al Pronto Soccorso in ospedale a Ravenna sabato scorso alla vigilia di Pasqua.

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