Milano Marittima. Federalberghi: “servono scelte decise. Meno musica e bevande solo al tavolo”

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“Non è concepibile il disordine pubblico che mette in pericolo turisti e residenti. Siamo in una situazione di emergenza. Vanno adottate misure proporzionali alla gravità del momento. Chiediamo al Sindaco e alla Giunta di fare scelte nette e decise, tutelando le imprese del turismo e la loro clientela tradizionale”.

Nella giornata di ieri, 8 giugno, si è riunito con convocazione urgente il Consiglio Albergatori Federalberghi Ascom Cervia con ordine del giorno “La situazione del centro di Milano Marittima nei fine settimana”.

Il Consiglio regolarmente costituito e all’unanimità ha condiviso la seguente posizione: Cervia e Milano Marittima sono la seconda destinazione per importanza della Regione Emilia Romagna e fra le prime dieci località a livello nazionale.  Questo successo si è consolidato negli anni per le scelte illuminate e le capacità delle amministrazioni che si sono succedute e dell’imprenditoria locale. Non è concepibile, né tantomeno tollerabile, che ad ogni fine settimana si ripetano episodi di disordine pubblico che mettono in pericolo turisti e residenti, mettendo costantemente in imbarazzo l’amministrazione e gli operatori del turismo che con sacrificio, specie in questi anni così difficili hanno scommesso ed investito sulla promozione e l’immagine di una città verde, ordinata, pulita e sicura.
Continuando di questo passo, infatti, con le immagini che rimbalzano virali sui social e sulle testate giornalistiche il rischio è che si comprometta non solo la stagione attuale, ma irrimediabilmente anche le prossime. Siamo in una situazione di emergenza ed è nostro convinto parere che vadano adottate misure proporzionali alla gravità del momento”.

“Per anni la nostra categoria ha evidenziato nei tavoli di concertazione le difficoltà ed pericoli che un certo modello di divertimento avrebbe prodotto, ma c’era la convinzione che tutto sommato sarebbe stato possibile trovare un compromesso. Oggi è del tutto evidente che questo compromesso voluto e cercato non esiste e che la convivenza tra modelli turistici così lontani e diversi tra loro non è più possibile: le famiglie non possono trascorrere le vacanze in località che propone uno stato di guerriglia urbana ad ogni weekend, mettendo in pericolo l’incolumità degli stessi ospiti, dei residenti e degli operatori delle Forze dell’Ordine che intervengono sul luogo – proseguono da Federalberghi Ascom Cervia -. La situazione del centro si crea perché evidentemente i giovani e i giovanissimi hanno trovato una offerta di divertimento attrattiva per loro, infatti non si spiega come mai questo non accada (sperando che continui così) in altre località del territorio”.

Chiediamo pertanto al Sindaco e alla Giunta che lo sostiene, di fare scelte nette e decise, tutelando le imprese del turismo e la loro clientela tradizionale, da sempre fonte di ricchezza per l’intera economia di tutta la città, disincentivando con ordinanze ancora più restrittive le poche attività che a fine di lucro contribuiscono a gettare discredito sul buon nome della nostra località. Siamo consapevoli che non esiste una soluzione immediata al problema ma siamo certi che mettendo in atto una serie di iniziative coordinate la situazione possa velocemente tornare a livelli accettabili” sottolineano gli albergatori.

“Crediamo sia fondamentale depotenziare immediatamente questo fenomeno riducendo sensibilmente la musica, sia in centro che negli stabilimenti balneari che, segnali inequivocabili, mostrano come i prossimi luoghi che rischiano di diventare protagonisti di queste situazioni.

Chiediamo inoltre di ridurre drasticamente gli assembramenti limitando la somministrazione di bevande alcoliche al solo servizio al tavolo, non si capisce come mai gli hotel debbano rispettare rigidissimi protocolli mentre nei locali è consentita la somministrazione al banco con persone che non rispettano il distanziamento ed in molti casi non indossano nemmeno la mascherina: nessuno deve consumare in piedi, o girovagando per strada. Limitiamoci alla somministrazione ai tavoli (debitamente distanziati come da protocolli), e la capienza massima di un locale sia determinata da quanti posti a sedere è possibile ottenere. Questa regola dovrebbe valere sia in centro che in spiaggia esattamente come vale per Hotel e Ristoranti.

Suggeriamo di identificare i fermati e verificare in caso siano essi turisti in quali strutture alloggino e se le stesse siano in regola con le comunicazione alla PS e se gli alloggi rispondono ai requisiti previsti dai DPCM in vigore.  In questo momento di grande difficoltà tutti gli operatori di tutte le categorie (la nostra compresa) devono dare il proprio contributo, anche sacrificando una parte del proprio business,  per riportare Milano Marittima all’eleganza che le appartiene e l’ha sempre contraddistinta.

Siamo a fianco del Sindaco perché interceda presso le competenti autorità provinciali deputate all’ordine pubblico al fine di ottenere maggiori Forze dell’Ordine ed un coordinamento che renda il loro intervento efficace: senza controlli e relative sanzioni anche la migliore ordinanza risulterà inutile.

“In ultimo, il sindacato Federalberghi di Cervia Milano-Marittima rappresentando la categoria imprenditoriale che maggiormente soffre questa situazione e che ricordiamo riscuote l’imposta di soggiorno in nome e per conto dell’amministrazione, aggiungendo fra l’altro importantissime somme private alla promozione propria e della località, si considera parte lesa relativamente alle scene di disordine e degrado che rischiano di allontanare clienti abituali e futuri.  Stiamo valutando la possibilità di costituirci parte civile nei confronti di tutti i fermati dalle Forze dell’Ordine che si siano resi protagonisti di risse e violenze al fine di ottenere un risarcimento per danno di immagine che sarà ovviamente devoluto ad associazioni o enti del territorio” concludono il Consiglio ed il Presidente di Federalberghi di Cervia Milano-Marittima.

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