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Settimana lavorativa corta: che cos’è e quali benefici assicura

In particolare le grandi aziende e multinazionali sperimentano nuove idee per il benessere dei lavoratori. Da qui nascono i campi da beach volley, i corsi gratuiti di yoga, aree conversazione e relax sempre più confortevoli… Tuttavia, è evidente a molti che queste idee sono degli sfizi che si possono permettere solo aziende top. Infatti, sebbene si possa sostenere che favoriscano il benessere dei lavoratori aumentandone la produttività, sono modelli difficilmente trasportabili in altre realtà.

Che cos’è la settimana lavorativa corta

Guardando bene però, negli ultimi tempi si potrebbe scorgere una tendenza che in effetti potrebbe avere applicazione in altri settori lavorativi. Diverse aziende stanno sperimentando la cosiddetta settimana lavorativa corta composta di quattro giorni invece che cinque. Spesso lavorare meno giorni alla settimana va di pari passo con attenzioni green preferendo le cartucce ed i toner più economici rigenerate.

Ovviamente, il beneficio principale di avere il venerdì libero riguarda le politiche di conciliazione tra lavoro e vita privata. Diventa quindi più facile per un dipendente dedicarsi alla famiglia, agli hobby, alle amicizie e al tempo libero.

Negli ultimi tempi è stato evidenziato come i vecchi modelli di lavoro non risultino più adatti e funzionali oggi. La settimana lavorativa organizzata secondo vecchi paradigmi, presenta poca utilità. Molti ormai sentono la necessità di organizzare in maniera differente la giornata lavorativa e la settimana. Non si tratta di lavorare meno ore ma semplicemente di distribuirle in modo differente per avere più flessibilità. Per esempio, si può lavorare più ore nei primi quattro gironi della settimana per avere il venerdì libero. Il monte ore quindi cambia poco o niente, ma i dipendenti registrano un enorme beneficio.

Concentrando tutto il lavoro in meno giorni alla settimana, aiuta a migliorare l’efficienza generale. Secondo le ultime ricerche su questi nuovi modelli, produttività e qualità del lavoro aumentano. Bisogna anche ammettere la verità e guardare in faccia la realtà: moltissime persone il venerdì pomeriggio stanno in ufficio facendo finta di fare qualcosa quando hanno la testa già proiettata verso il weekend.

Il time boxing e altre tecniche di organizzazione

Il vecchio paradigma dell’organizzazione del lavoro guarda alla quantità di ore lavorate piuttosto che alla qualità. Purtroppo, molti fanno ancora fatica a capire che si può lavorare meglio e di più, occupando minore quantità di tempo. Il tutto sta nell’adottare le giuste tecniche di organizzazione. Si parla in gergo di time boxing per sfruttare le ore di maggiore produttività durante le quali si svolge la stragrande maggioranza dei compiti più faticosi e impegnativi a livello mentale.

In corrispondenza di picchi di energia, tutti riescono ad avere un paio di ore di lavoro intense che andrebbero sfruttate al meglio senza distrazione per portare a termine compiti più importanti che richiederebbero invece maggiori tempistiche se svolti in altri momenti della giornata a intensità ridotta.

Nel resto della giornata, quando ci sono momenti di calo fisiologico, ci si può invece dedicare ad altro come rispondere alle mail, organizzare riunioni, calendarizzare e confrontarsi con i colleghi.

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