All’istituto Persolino di Faenza torna Cancelli Aperti: focus su competitività dell’agricoltura romagnola

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Con circa 16.000 aziende agricole e più di 1.000 imprese di food & beverage, le terre di Romagna esportano a valore 1.502 milioni di euro di prodotti agroalimentari. Tuttavia, l’export complessivo delle tre province Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini corre meno di quello emiliano nonostante alcuni punti di forza: la Romagna è il primo bacino produttivo di nettarine e incide per il 34% sul totale nazionale; Ravenna è la quarta provincia d’Italia per produzione di uva da vino (prima Foggia seguita da Treviso e Verona) ovvero rappresenta il 6% del raccolto italiano (elaborazione Nomisma).

Sarà chiamato ad approfondire il tema Denis Pantini, direttore Nomisma Agroalimentare, al convegno “Competitività dell’agricoltura romagnola e prospettive di mercato”, che si terrà giovedì 12 settembre a Faenza presso l’azienda agraria dell’Istituto Persolino (h. 15.30 – via Firenze 194).

Un luogo che è stato scelto per rimarcare l’importanza della formazione professionale e della ricerca in agricoltura e ridare slancio a un comparto che nell’ultimo quinquennio, in Romagna, ha registrato una flessione del numero di imprese del 8,8%. Le uve prodotte nei vigneti dell’azienda agricola dell’Istituto vengono trasformate in diverse tipologie di vini, anche grazie all’attività degli alunni. Qui si producono inoltre piante officinali, a scopo didattico sperimentale, successivamente trasformate e commercializzate (uso alimentare e cosmesi) e anche rose (circa mille varietà tra antiche e moderne da paesaggio) oltre a specie da frutto tipiche del territorio.

Tra i progetti stellati del Persolino c’è quello dedicato alla coltivazione di cultivar di melo resistenti alle avversità (ticchiolatura). In occasione della 22° edizione della manifestazione “Cancelli Aperti”, promossa da Confagricoltura Ravenna, verrà allestita una speciale mostra pomologica.

«Dobbiamo ripartire da qui, sta a noi imprenditori dettare le nuove linee dell’agricoltura romagnola partendo da una analisi costruttiva dei principali comparti, puntando su competitività aziendale, eco-sostenibilità e innovazione di processo e di prodotto» è l’opinione di Andrea Betti, presidente di Confagricoltura Ravenna e moderatore dell’incontro.

Parteciperanno anche i veri testimonial dell’innovazione agricola e agroalimentare, raccontando la propria storia imprenditoriale: Gabriele Longanesi, patron di Natura Nuova, l’azienda di Bagnacavallo che prepara frullati e polpe di frutta, valorizzando la filiera corta e il prodotto fresco delle terre di Romagna; Cosimo Palopoli della start up Iuv con sede a Faenza, ideatore di una speciale pellicola bio persino commestibile, capace di proteggere l’alimento e prolungarne addirittura la shelf-life (conservabilità); infine la piacentina Laura Cignatta del Gallettificio Valtidone, esempio di aggregazione di più imprese – un “contratto di rete” ben riuscito -, che propone gallette di mais, grano saraceno e riso anche bio e vegan.

 

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