Riaprono le strutture agrituristiche, la soddisfazione dei sindaci Proni, Pasi e Pederzoli

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Dopo la riapertura dei mercati locali, dal 18 maggio stanno riaprendo anche tutti gli agriturismi della provincia di Ravenna, nel rispetto delle regole fissate dai protocolli di sicurezza della Regione Emilia-Romagna, concordate con le associazioni agricole, le organizzazioni sindacali e le autorità sanitarie, per le attività ricettive extra alberghiere, per la ristorazione, per i giochi e le attività consentite all’aria aperta, a partire da quelle fondamentali: distanziamento di almeno 1 metro, sanificazione e areazione dei locali, massima attenzione all’igiene, utilizzo di mascherine e altri dispositivi di protezione da parte degli operatori.

È quanto deciso nell’ultimo incontro, in videoconferenza, del gruppo provinciale agricoltura, industria agroalimentare e pesca.

Gli amministratori responsabili del gruppo, i sindaci Eleonora Proni, Nicola Pasi e Mssimiliano Pederzoli hanno così commentato: “è molto importante che tutta la filiera agroalimentare fino agli agriturismi possa riprendere pienamente la propria attività, economica ma anche sociale, così strategica per tutto il territorio romagnolo. Nell’ultimo incontro era evidente la soddisfazione per l’intenso lavoro svolto dagli operatori e dai lavoratori di questo settore, nonostante le tante difficoltà che abbiamo vissuto in questi mesi, e l’ apprezzamento di associazioni e organizzazioni sindacali per la collaborazione con Regione, Enti Locali e AUSL, che ha consentito in tempi brevi l’ elaborazione di protocolli di sicurezza condivisi, essenziali per la ripartenza e che rappresentano una garanzia per tutti e in primo luogo per i cittadini. La riapertura delle attività agrituristiche è particolarmente significativa in quanto strettamente intrecciata alla ripresa del turismo diffuso in tutto il nostro territorio, un turismo legato alle nostre città d’arte, ai borghi rurali minori e alla nostra splendida collina, forme di turismo idonee per questa fase di graduale ritorno alla vita sociale in cui è forte il bisogno di recuperare un rapporto con la natura, con i nostri paesaggi, con le nostre migliori tradizioni a partire dalla autentica cucina romagnola”.

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