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Ancisi (LpRa) su edificio ex caserma Ragni: “non un centro per l’impiego ma sede Università con studentato e mensa”

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Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna in consiglio comunale, anticipa il suo voto contrario alla delibera che verrà  presentata domani in consiglio comunale dall’assessore al Patrimonio Massimo Cameliani: “Approvazione schema di accordo ai sensi dell’articolo 15 della legge 241/90 finalizzato a dotare il centro per l’impiego/ufficio di collocamento mirato di Ravenna di una nuova e più adeguata sede, in attuazione del piano di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro di cui al decreto ministeriale 74/2019 e sue modifiche  e integrazioni”.

Ancisi spiega che Lista per Ravenna non approverà lo studio di fattibilità per il recupero dell’immobile sito all’incrocio tra via di Roma e via Venezia, ex lazzaretto comunale, sede del comando dell’Arma dei Carabinieri di Ravenna fino al 1999, poichè ritiene che “la credibilità del progetto sia minata da contraddizioni notevoli” . 

Il capogruppo ricorda che Lista per Ravenna ha invocato per anni nuovo appropriato riutilizzo dell’ex caserma, denominata P. Ragni: “Il grande edificio settecentesco a tre piani collocato in angolo tra le attuali via di Roma e via Venezia, ex lazzaretto comunale, fu sede del comando prestigioso dell’Arma dei Carabinieri di Ravenna, dal 1870 al 1999, quando i militari si trasferirono nella nuova sede di viale Pertini”.

“Molto riduttiva è stata infatti a tutt’oggi la sua occupazione principale come sede della Polizia provinciale, 21 agenti di cui una parte di stanza a Faenza e Lugo, mentre gli spazi maggiori sono vuoti o provvisoriamente impiegati da archivi del Novecento – prosegue – . Uno dei motivi principali per cui Lista per Ravenna si oppose fin dall’origine alla lottizzazione dell’area ex AMGA, sul fronte opposto di via Venezia, è stato che non avrebbe avuto senso costruirvi, di fronte alle storiche mura sulla circonvallazione dei Goti, 1.400 metri quadrati per abitazioni e 1.800 per un nuovo supermercato alimentare, quando lì a fianco, in un zona del centro storico già congestionata e caotica, si sarebbero finalmente riutilizzati i tre mila metri quadrati di superficie utile dell’ex caserma carabinieri, pari a 12.350 metri cubi”.

“Finalmente, a termine del suo mandato 2016-2021, il Consiglio comunale è stato chiamato ad approvare lo studio di fattibilità per il recupero di questo immobile al costo di 2,2 milioni di euro, con previsione di consegna dei lavori di appalto nel giro di 9 mesi” sottolinea Ancisi, spiegando che  “Lista per Ravenna non può tuttavia esultarne, perché  la credibilità del progetto è minata da contraddizioni notevoli. La prima è quella già detta dell’insostenibilità ambientale con l’imminente lottizzazione dell’area Ex AMGA. Altra decisione criticabile è di trasferire nell’ex caserma il Centro per l’Impiego e Ufficio di Collocamento di via Teodorico, in zona Darsena, con la prospettiva di installarvi 54 postazioni, di cui 33 per i colloqui con gli utenti e mantenendo in situ anche la Polizia provinciale”.

“Questa scelta  – secondo il capogruppo – è profondamente incoerente con la linea generale di stabilire ed accorpare o unificare gli uffici pubblici amministrativi a diretto contatto con gli utenti fuori del centro storico, in zone della periferia urbana facilmente accessibili, come viale Berlinguer per gli enti locali e la zona ospedaliera per la sanità. Tutto ciò per semplificare e rendere meno dispersiva la vita dei cittadini, riducendo anche il carico della circolazione e della sosta veicolare entro le mura storiche. È quanto si farà, anche se con molto ritardo, anche con la nuova caserma centrale della Polizia locale da realizzare in via delle Industrie, nell’ex sede di Start Romagna. Qui potrebbe trovare posto anche la Polizia provinciale, destinata altrimenti a districarsi, con maggiori difficoltà operative e logistiche, nell’imbuto circolatorio tra Porta Serrata e la Rocca Brancaleone. Se mai – mantenendo ferma la diversa opinione di cui sopra –  avrebbe più senso, in via di Roma, integrare i servizi per l’impiego con quelli dell’orientamento e della formazione professionale”.

Ancisi suggerisce che “si potrebbe ancora rapidamente risolvere la trentennale mancanza di un sede di accoglienza dell’Università, con studentato, foresteria e mensa, utilizzando appunto questa ex caserma, già strutturata ampiamente ad alloggi e mensa quando c’erano i carabinieri. Si spenderebbe anche molto meno degli 8 milioni necessari per ristrutturare i locali del Comune di piazza Farini – quando si trasferiranno nel nuovo palazzo in canne di bambù di viale Berlinguer – sui quali, essendo affacciati sulla stazione ferroviaria, si concentrano problematiche ambientali e di ordine pubblico significative”.

“Appare inoltre un’assurdità concentrare massicce strutture di edilizia residenziale, di edilizia commerciale ed ora di servizi al pubblico sull’unica malagevole entrata di via di Roma utilizzata da tutto il traffico veicolare proveniente da nord diretto alla stazione o in pieno centro storico – prosegue – . Che non ci sia poi una pista pedonale e ciclabile è un insulto al buon senso della politica. Lista per Ravenna ne invoca da sempre la realizzazione ogni volta che si pianifica di mobilità urbana.
Dovendosi dunque utilizzare solamente l’auto, mancheranno anche i parcheggi, alcuni dei quali dovranno pure essere tagliati, mentre si farà presto a riempire gli stalli parzialmente sfruttati del parcheggio a pagamento di Porta Serrata. Lista per Ravenna, sia pure a malincuore per le occasioni perdute, non può dunque che votare contro” conclude.

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