Daniele Bassi, Sindaco di Massa Lombarda: “manifesto Anpi non conteneva alcuna menzogna”

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“Stupisce e spaventa il fatto che la verità disturbi così tanto. Il manifesto dell’Anpi di Massa Lombarda non conteneva alcuna menzogna, si limitava a riportare dei fatti accaduti” con queste parole si apre la lettera a firma del sindaco di Massa Lombarda Daniele Bassi, Presidente del Comitato unitario antifascista di Massa Lombarda, in merito alle polemiche degli ultimi giorni.

“Che Salvini non sia Mussolini è chiaro a tutti. Difficile tuttavia negare che lo “stile” del Ministro degli Interni evochi a volte reminiscenze del passato che i cittadini (mi confronto quotidianamente con molti di loro e raccolgo spesso preoccupazione al proposito) possono essere indotti a considerare minacciose, come per esempio nel caso dell’esibizione dal balcone di Forlì (utilizzato in sfregio al regolamento di quel Comune, tra l’altro), da molti considerate involontariamente caricaturali” – prosegue Bassi.

E non si può oggettivamente negare che le sue parole in più di un’occasione, compresa quella segnalata – tra gli altri – dall’Anpi della mia città, abbiano coinciso, si può pensare senza intenzione, con quelle che si possono leggere nei libri di storia e pronunciate da Benito Mussolini. Anche perché il tutto è ampiamente documentato e documentabile, come tutti ben sanno” – sottolinea il primo cittadino.

“Quindi riprodurle, ricordarle, non è reato, anche nel rispetto dell’Articolo 21 della nostra Costituzione, che tutela la libertà d’espressione – prosegue- . A meno di considerare la memoria di quel che è stato una minaccia per una democrazia che su di essa ha costruito il riscatto e il progresso civile dell’Italia”.

Le minacce del segretario della Lega Romagna non faranno deflettere i cittadini di Massa Lombarda dalla testimonianza di ciò che è giusto e vero – sottolinea Bassi – . Noi non neghiamo legittimità democratica ad alcun rappresentante democratico, non coltiviamo pregiudizi, ma non ci lasceremo espropriare dei nostri giudizi”.

Sta al capo della Lega contribuire a un clima di confronto civile, temperando l’aggressività con la virtù della prudenza. Cosicché la sua legittima ascesa si svesta degli imbarazzanti raffronti che diffusamente l’accompagnano. Sta a lui raccogliere il significato dei rilievi onesti che gli vengono mossi, oppure rispondere “me ne frego” conclude il Sindaco di Massa Lombarda e Presidente del Comitato unitario antifascista di Massa Lombarda

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