L’anno scolastico riparte, ma in E-R mancano 2000 docenti. Bagnari (Pd): “Servono nuove regole”

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“L’anno scolastico è cominciato, ma anche quest’anno si è aperto nell’incertezza legata all’incompleta copertura dei posti di docenza. L’auspicio è che il governo ora possa intervenire sulle regole del reclutamento ed evitare la precarietà che colpisce questo delicato settore”. Mirco Bagnari, consigliere regionale Pd, ha deciso di affrontare la questione in aula e di accendere i riflettori sulle posizioni vacanti nel sistema scolastico regionale.

“La Giunta – aggiunge – rispondendo ad un’interrogazione urgente che ho presentato in aula, ha affermato che in Emilia-Romagna mancano poco meno di 2.000 docenti. Il Mef ha infatti autorizzato, nella nostra regione, 5.028 nomine in ruolo, ma ne sono state effettuate solo 3.051. Mancano quindi all’appello 436 insegnanti di sostegno e 1.541 in posto comune” riporta Bagnari, che ricorda come in provincia di Ravenna siano ben 700 le cattedre coperte da supplenza.

Le motivazioni dell’incompleta copertura, si legge nella nota del Pd, sono riconducibili a quattro cause: l’esaurimento delle graduatorie concorsuali, l’insufficienza degli insegnanti di sostegno specializzati, i pensionamenti quota 100 successivi all’avvio dell’iter dell’anno scolastico che non hanno consentito l’autorizzazione di nuove immissioni in ruolo. In più è fisiologico procedere alla nomina di supplenti con riferimento ai posti di organico di fatto per i quali non si possono autorizzare assunzioni in ruolo.

“Comprendo le motivazioni, ma sia per chi aspira a insegnare e a farlo con le dovute rassicurazioni legate a una professione tanto importante, sia per alunni e studenti oltre alle loro famiglie, va consentito di iniziare l’anno con meno incertezze che hanno ripercussioni anche sulla didattica e sul futuro delle giovani generazioni” conclude il consigliere Bagnari.

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