Inquinamento da polveri sottili: Michele Distaso (Sinistra per Ravenna) chiede controlli sulle caldaie

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Siamo sicuri che l’inquinamento da polveri sottili che ha bloccato la circolazione delle auto in mezza Pianura Padana e ha portato all’introduzione di misure emergenziali anche a Ravenna e in Romagna, sia esclusivamente o principalmente da imputare ai gas di scarico delle auto? Non la pensa così il consigliere di Sinistra Per Ravenna, Michele Distaso, che ha rivolto un’interrogazione con risposta scritta al consiglio comunale, chiedendo quali e quanti controlli siano effettuati a Ravenna sulle caldaie.

“La prima sorgente di emissione di polveri sottili (le famigerate Pm10) – si legge nel documento – deriva dalla combustione di legna e biomasse del riscaldamento domestico e l’allerta smog sale anche nella nostra città di Ravenna, dove il livello di polveri sottili di 50 microgrammi al metro cubo ha fatto scattare le misure emergenziali anche nei giorni 17, 18, 19, 20 gennaio scorso”.

Per il consigliere di maggioranza, “le misure emergenziali che prevedono la limitazione di circolazione di tutti i veicoli diesel euro 4, la riduzione delle temperature di almeno un grado (fino a un massimo di 19 gradi in case, uffici, luoghi che ospitano attività ricreative, commerciali, e di culto e fino a un massimo di 17 gradi in luoghi che ospitano attività industriali e artigianali), così come il divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore accesso, possono considerarsi misure utili e necessarie ma decisamente limitate e limitanti”.

E dunque, “Servono interventi strutturali soprattutto nei confronti delle caldaie a biomasse dalle quali proviene la maggior parte di particolato primario”.

Michele Distaso ricorda che “fino a dicembre 2020 è stato prolungato il Bonus Caldaie che permette di avere detrazioni del 65% sull’IRPEF per chi decide di installare una caldaia a condensazione insieme a sistemi di termoregolazione evoluti di classe V, VI o VII (o impianti dotati di apparecchi ibridi con sistema a pompa di calore e caldaia a condensazione) e di avere detrazioni del 50% sull’IRPEF se l’intervento riguarda solamente l’installazione di una caldaia a condensazione di classe A”.

In definitiva, la domanda è su quanti e quali controlli il Comune abbia messo in campo sul problema delle caldaie più inquinanti e quali misure intende adottare per arginarlo.

 

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