Coronavirus. LpR al sindaco De Pascale: “Nebulizzare con perossido di idrogeno ambienti pubblici ad alto rischio”

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Stefano Donati, capogruppo di Lista per Ravenna nel Consiglio territoriale del Centro Urbano è intervenuto in merito alla possibilità da parte del comune di Ravenna di nebulizzare con perossido di idrogeno gli ambienti pubblici ad alto rischio. LpR ha rivolto un’istanza al sindaco Michele De Pascale, sollecitandolo ad intervenire.

Sanitizzare, non solo sanificare

In varie parti d’Italia si è proceduto a sanificare strade e piazze con la distribuzione di acqua disinfettante tramite irroratori, nebulizzatori o atomizzatori. Lo stesso procedimento (a prescindere dal parere contrario espresso da talune autorità sanitarie sull’utilità di queste applicazioni nella lotta al Covid 19) non può però essere utilizzato con tranquillità e sicurezza nei luoghi chiusi.

Per questi si tende perciò ad evitarlo, mentre sono proprio i locali frequentati dal pubblico che necessitano di una sanificazione anche più profonda, qual è la sanitizzazione, termine tecnico che definisce i processi atti sterilizzare totalmente gli ambienti, gli impianti e i prodotti su cui vengono introdotti. Basti pensare che in molti luoghi pubblici ci si limita alla sola igienizzazione dei pavimenti e di alcuni arredi.

Soprattutto indispensabile e prioritario è invece sanitizzare tutti gli ambienti esposti a rischio maggiore di contagio da Covid 19: nella nostra città, gli ambulatori dei medici di base e dei pediatri, diverse aree ospedaliere, le ambulanze, il CMP, il Tribunale, le caserme (come quella della polizia municipale, da ieri nell’occhio del ciclone), gli uffici postali e molti altri locali aperti al pubblico.

Il perossido di idrogeno

La sanitizzazione con nebulizzazione di perossido di idrogeno e ioni d’argento è tra quelle che si fa preferire per la sicura efficacia, sperimentata in Italia già nel 2011 dall’AUSL di Bologna sui blocchi operatòri degli ospedali Maggiore di Bologna e Costa di Porretta Terme. Nel poster che l’azienda sanitaria presentò lo stesso anno a Roma, nella XII Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica, era scritto che “l’obiettivo della sperimentazione è stato valutare l’efficacia di detto sistema associato ai classici sistemi di sanificazione con detergenza o per quelle situazioni di emergenza che richiedono una disinfezione ambientale immediata”; ed inoltre che i risultati ottenuti dimostrarono “la completa e avvenuta decontaminazione dei punti critici”.

Molti docenti e studi universitari hanno confermato la validità di questo procedimento, segnalandone la totale biodegradabilità, la possibilità di trattare locali pur molto ampi e l’efficacia anche sui tessuti in uso dalle persone e negli ambienti.

L’istanza presentata da LpR

Raccogliendo, in particolare, le forti preoccupazioni manifestateci da medici e infermieri dell’AUSL Romagna per la mancanza di un protocollo atto a produrre la sanitizzazione dei loro ambienti di lavoro, chiediamo al sindaco De Pascale, in quanto presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria, organo di indirizzo politico-amministrativo dell’AUSL Romagna, di chiedere alla direzione aziendale l’immediata sanitizzazione di tutti gli ambienti sanitari considerati più a rischio per la collettività e per chi vi opera, mediante nebulizzazione di perossido di idrogeno e ioni d’argento, o altro prodotto equivalente e ugualmente sicuro.

In quanto ai suoi poteri di sindaco di Ravenna (ex Testo unico sugli enti locali), valuti inoltre se e come disporre che si provveda parimenti negli altri locali di servizio pubblico maggiormente aperti alla presenza dei cittadini, a partire da quelli di proprietà del Comune stesso o in uso da altri soggetti a cui è affidata la gestione di servizi comunali.

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