Gli ambientalisti attaccano de Pascale sull’impianto CO2: Ravenna non è compatta sul sì, noi diciamo no

Più informazioni su

È polemica a sinistra fra l’area ambientalista e il Sindaco Michele de Pascale, che sul quotidiano “Il Sole 24 Ore” avrebbe parlato di una Ravenna imprenditoriale, politica, sindacale e civile, compattamente schierata a fianco di Eni – Saipem sulla politica di conferma e implementazione delle attività estrattive. Ignorando dunque i contrari, fra cui i Verdi che pure sono in maggioranza con il Pd in regione come Europa Verde e gli ambientalisti ravennati di “Per il clima – Fuori dal fossile”. E proprio queste due forze intervengono per pungolare il primo cottadino.

Verdi / Europa Verde: Michele De Pascale da che parte stai?

“Il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale non può tenere i piedi in due staffe: o i giovani dei Fridays for Future, con i quali si fa fotografare pubblicamente e non disdegna un appoggio in favore di obiettivi o le fonti fossili dell’ENI che propongono a Ravenna un progetto di idrogeno blu inviso all’Europa? – scrivono Paolo Galletti Coportavoce Verdi / Europa Verde Emilia-Romagna e Gian Luca Baldrati di Verdi / Europa Verde – Infatti in Europa l’energia deve essere verde, cioè ricavata utilizzando energie rinnovabili e non ha senso puntare sul metano, dovendo poi stoccare la CO2 prodotta in giacimenti esausti. Non a caso il progetto ENI col quale si vorrebbe realizzare a Ravenna uno stoccaggio della CO2 non rientra nei parametri europei ed è stato eliminato dai piani governativi. Imprese e sindacati che si attardano a voler tenere in vita un modello obsoleto e dannoso per l’ambiente e la salute risultano assai poco lungimiranti e non fanno certo gli interessi dei lavoratori e della società. Le nuove generazioni invece vogliono uscire dall’era fossile ed entrare in quella delle rinnovabili e lo stanno chiedendo da alcuni anni a gran forza.”

“Ma quello che ci stupisce particolarmente sono le recenti parole pronunciate da de Pascale. Al di là della retorica ormai stantia di dichiarare di essere contro i cambiamenti climatici, ma di fatto appoggiare sempre e senza colpo ferire i programmi di ENI, questa volta de Pascale si è spinto oltre. Il Sindaco di Ravenna, infatti, ha affermato che i progetti presentati, fra cui quello per lo stoccaggio della CO2, hanno raccolto l’unanimità dei consensi e non si sono levate proteste, né formati comitati. Forse de Pascale deve essere un po’ distratto, perché da mesi i Verdi / Europa Verde regionali e locali si sono dichiarati contro questo progetto e si sono espressi più volte, anche sulla stampa, così come anche altri gruppi e associazioni e così come gli stessi ragazzi di Fridays for Future e il Coordinamento “Per il clima – Fuori dal Fossile”. – concludono Paolo Galletti e Gian Luca Baldrati – Quindi non solo il Sindaco di Ravenna non sembra intenzionato ad abbandonare lo sviluppo insostenibile di ENI, ma ha pure la pretesa di rappresentare la totalità dell’opinione pubblica. Riscaldamento globale e inquinamento richiedono veri cambiamenti. Sono parole alle quali devono seguire dei fatti.”

“Per il clima – Fuori dal fossile”: il Sindaco, sollecitato dai padroni dell’energia, ha cambiato idea?

“Diverse persone, appartenenti a varie collocazioni politiche, o non collocate affatto, hanno creato una rete per dare forza alle mobilitazioni per il clima, alle quali il Sindaco – fra l’altro – aveva a suo tempo dichiarato di voler dare il proprio appoggio, come per esempio quando è comparso pubblicamente assieme ai ragazzi e alle ragazze del movimento “Fridays for Future”, riscuotendo perciò un  sincero apprezzamento. Ma evidentemente il Sindaco, sollecitato dai padroni dell’energia, ha cambiato idea, o non sa che a Ravenna queste mobilitazioni hanno come primo punto proprio il rifiuto del progetto di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica, un progetto costosissimo, pericoloso per Ravenna, e soprattutto finalizzato a perpetuare il modello estrattivista e rinviare ad libitum l’inizio di una vera svolta ecologica nel settore dell’energia. – si legge in una nota di “Per il Clima – Fuori dal Fossile” – Coordinamento di Ravenna – Da molti anni l’emergenza climatica è un’evidenza planetaria e gli strumenti messi in atto per affrontarla sono fino ad ora stati insufficienti, frammentari e soprattutto contrastati dagli interessi di potenze economiche e finanziarie che esercitano un’enorme influenza sulle autorità politiche e su tutta la società. Una decisa riconversione energetica, che con determinazione porti all’abbandono progressivo delle fonti fossili e allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, è una delle condizioni indispensabili per garantire il futuro.”

“Sappiamo bene che a Ravenna la vecchia logica che sostiene le fonti energetiche fossili ha una lunga tradizione e un forte radicamento. Proprio per questo, qui ancor più che altrove, è necessario promuovere la svolta e non ci si può semplicemente limitare ad affermazioni generiche sull’opportunità della “transizione”,  senza stabilire modi, tempi e progetti. A partire proprio dalla critica al maxi impianto di stoccaggio di CO2 che ENI propone nei giacimenti esauriti al largo delle coste ravennati. Si tratta di un progetto che non risponde alle esigenze climatiche, ma che anzi finisce inevitabilmente per dilungarsi ancora nel tenere in vita il fossile. Il Sindaco e le istituzioni ravennati, – conclude “Per il Clima – Fuori dal Fossile” di Ravenna – invece di arrogarsi il diritto di parlare a nome di tutta la comunità ravennate, e sbandierare un’unanimità che in realtà è tutta da dimostrare, farebbero bene ad impegnarsi per promuovere essi stessi un vero dibattito democratico, e adoperarsi per fare di Ravenna un vero centro avanzato di ricerca per la transizione energetica basato sul forte ed irreversibile sviluppo delle energie rinnovabili.”

 

Più informazioni su