Italia Viva Ravenna chiede alle aziende del territorio di applicare pari opportunità per le donne

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“Secondo i dati diffusi dalla Regione la situazione della donna lavoratrice in Romagna è indubbiamente migliore per la presenza di ammortizzatori sociali e politiche per la famiglia a favore della tutela della donna madre e lavoratrice, ma troppe differenze sussistono ancora nel mondo del lavoro, come pari opportunità, accesso a ruoli dirigenziali ed equo compenso. Tante aziende romagnole a noi vicine nel nostro territorio mostrano questo divario. I ruoli dirigenziali sono troppo spesso coperti da uomini, gli stipendi sono sempre più alti per gli uomini rispetto alle donne e come sempre sono le donne lavoratrici e madri che soffrono di queste ingiustizie sociali.” Così Maria Chiara Duranti di Italia Viva Ravenna.

“Inoltre, in un momento critico e drammatico come quello che stiamo vivendo, noi donne ci ritroviamo a casa con i ragazzi in dad senza aiuti né economici né di sostegno psicologico. Che tipo di sostegno viene offerto alle famiglie, che aiuto psicologico ai nostri ragazzi? Insomma, sono tanti i temi che ci stanno a cuore e coinvolgono il pianeta donne, ma sicuramente quello economico è il più urgente. Occorre presto ristabilire un tavolo di confronto con le aziende, cooperative romagnole su questi temi. Partendo da un dato di fatto molto concreto, le donne sono più istruite, ma non hanno accesso agli stessi ruoli dirigenziali, non hanno un equo compenso salariale e sono ancora discriminate sul lavoro. Rivolgo un appello alle nostre cooperative, alle nostre aziende del territorio, alle categorie dei lavoratori, alle associazioni. È urgente confrontarsi su questi temi proprio in Romagna, in una terra da sempre attenta ai temi sociali e all’emancipazione femminile” conclude Maria Chiara Duranti.

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