Ok in Aula a risoluzione Pd: impedire il rincaro di Gpl e metano

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Chiesto l’impegno a intervenire sul governo: “L’aumento potrebbe vanificare i risparmi delle famiglie”. Lega: “L’Italia non ha diversificato le fonti energetiche”

E’ stata approvata dall’Assemblea legislativa la risoluzione del Partito democratico che impegna la Giunta “a impedire che l’aumento dei costi delle materie prime si traduca in un rincaro dei prezzi di GPL e Gas Metano per gli utenti, analogamente a quanto già avvenuto con i recenti provvedimenti tesi a contenere il cosiddetto ‘caro bollette’”.

La risoluzione, primo firmatario il consigliere dem Gianni Bessi, e sottoscritta da tutto il Gruppo del Pd, sottolinea come “l’aumento dei prezzi delle materie prime, riflettendosi sui prezzi di acquisto dei carburanti GPL/Metano, potrebbe vanificare gli sforzi fatti dalle famiglie in materia di risparmio per l’acquisto del carburante scegliendo quelli alternativi ai più costosi diesel o benzina. L’aumento dei prezzi di tali carburanti potrebbe anche snellire le previsioni di risparmio della Regione per i mezzi acquistati per lo stesso Ente e per le Aziende di Trasporto pubblico locale”.

E proprio in questi giorni, ha ricordato Bessi, “al Senato, in preparazione del Bilancio, sono stati presentati emendamenti per il taglio dell’Iva sui carburanti per autotrazione”.

Emiliano Occhi (Lega) ha affermato che oltre alla crisi, “c’è l’impoverimento dell’Italia nel settore energetico, sempre più dipendente dal gas importato dall’estero. Abbiamo rinunciato alle differenziazioni energetiche e i nodi vengono al pettine. Questo avrà pesanti ripercussioni su famiglie, autotrasporto e trasporto pubblico che avevano investito sul metano, che in Emilia-Romagna ha una lunga storia e una specifica filiera”. Il consigliere del Carroccio ha messo in evidenza come “il gas sia necessario per la transizione ecologica, ma per alcuni non è pulito o non è di transizione. Oggi il costo del metano è raddoppiato toccando i 2euro al chilo. E il metano è usato dalle famiglie meno abbienti. La Lega è favorevole alla risoluzione, ma chiede più chiarezza alla maggioranza quando, anche in Ue, si discuterà della posizione di questa regione su produzione e approvvigionamento di energia”.

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