PRI Cesena: avanti con il piano strategico per il rilancio del centro storico

Più informazioni su

“Il piano strategico per il rilancio del centro storico di Cesena presentato dalla giunta e approvato dal Consiglio Comunale è la più chiara e netta volontà politica di chi crede come i repubblicani nella funzione commerciale connaturata al centro. Di più, questa funzione non solo non è perduta anzi si mettono in campo strategie organiche  convinti che ci siano ampi margini di rilancio della rete distributiva nel suo complesso. Il piano è il primo e indispensabile sostegno straordinario richiesto dalle circostanze ai negozi del centro . E la prova provata che il centro, i suoi abitanti , le attività economiche, stanno a cuore sicuramente al PRI. Dovranno poi seguire  politiche mirate e  concrete per rendere agevolmente raggiungibili le attività in centro. Prendiamo atto che i partiti di opposizione fanno il loro mestiere. Tuttavia quando si imputa a questa maggioranza la responsabilità delle tante edicole che hanno abbassato la saracinesca si sconfina nella becera propaganda.” Così in una nota del PRI di Cesena.

“Le edicole in Italia negli ultimi15 anni sono passate da 42mila a 26mila. In media 6 edicole italiane su 10 realizzano utili inferiori ai 10mila euro annui. È lo specchio della crisi dell’editoria, che sta costringendo migliaia di addetti a lasciare abbassate le saracinesche o, nel migliore dei casi, a diversificare la propria attività vendendo souvenir, biglietti dei trasporti e quant’altro. Confrontando gli ultimi dati sulle vendite dei giornali con i dati del 2013, il quadro è impietoso. Praticamente tutti i quotidiani negli ultimi anni hanno riportato crolli percentuali in doppia cifra, che in alcune testate superano anche il 50%.  Gli edicolanti sono stati lasciati soli, non dalle amministrazioni locali ma dai partiti come la Lega e 5 Stelle che negli ultimi anni hanno governato più di altri , praticamente non si sono resi conto che togliere l’ultima pedina delle filiera significa di fatto azzoppare la filiera stessa” conclude la nota del PRI di Cesena.

Più informazioni su