La Lega contro le “carriere alias” al Liceo artistico di Ravenna promette interrogazione parlamentare

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Come avevamo segnalato ieri, nelle battaglie di civiltà sui diritti da una parte sorgono iniziative innovative, coraggiose e meritorie come quella del Liceo Artistico di Ravenna e dall’altra prontamente insorgono coloro che vogliono tenere questo paese in uno stato di perenne arretratezza, in nome di presunti valori tradizionali e maggioritari. Come abbiamo visto, in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia (ieri 17 maggio), come occasione di riflessione e di individuazione di azioni di contrasto ad ogni discriminazione, la presidente del Consiglio di Istituto del Liceo Artistico “Nervi-Severini” Elisabetta Trovisi ed il dirigente scolastico Gianluca Dradi hanno informato che nella prossima riunione del Consiglio d’istituto verrà presentata la proposta di un regolamento per il riconoscimento della “carriera alias”.

La carriera alias è un accordo tra scuola, studente e famiglia (nel caso di studente minorenne), per favorire il benessere psicologico della persona che, vivendo una situazione di varianza di genere, può vedersi riconosciuto il proprio vissuto attraverso il diritto ad essere nominato/a, in ambito scolastico, col nome di elezione. Il nome scelto dalla persona sarà utilizzato nel registro elettronico, nell’indirizzo di posta elettronica, negli elenchi e in tutti i documenti interni alla scuola aventi valore non ufficiale. “Si tratta di una buona prassi che evita a queste persone il disagio di continui e forzati coming out e la sofferenza di subire possibili forme di bullismo” hanno dichiarato Dradi e Trovisi.

bandiera arcobaleno

Ciro Di Maio, Presidente Arcigay Ravenna e Consigliere Arcigay Nazionale ha commentato positivamente questa scelta: “Come attivista LGBT+ mi capita di confrontarmi con gruppi di persone tra le più variegate e, tra questi, i gruppi che più di tutti mi restituiscono fiducia nel futuro sono quelli formati da giovanissime e giovanissimi”. Di tutt’altro avviso invece la Lega di Ravenna, che accusa i dirigenti del Liceo Artistico ravennate di protagonismo e annunciano perfino interrogazioni parlamentari.

“Ci preoccupa che da parte di Istituzioni scolastiche si usi la battaglia contro le discriminazioni e l’intolleranza sessuali per indottrinare bambini e adolescenti che, al contrario, dovrebbero poter crescere sereni, senza troppe ansie e con certezze proprio per veder rafforzata la loro autostima e per capire cos’è il rispetto e ciò che è giusto. Il 17 maggio è stata la ‘Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia’. Siamo tutti concordi nel denunciare ogni atto che colpisca una persona per la propria identità sessuale e per difenderne il diritto a vivere la propria vita liberamente. Ma prendere come pretesto questa giornata per creare dubbi e timori in bambini e adolescenti in età in cui la formazione è ancora in atto, affrontando a scuola temi così difficili e delicati, ci sembra irresponsabile e dannoso”. Così in una nota Lorenzo Zandoli, Referente Provinciale Lega Ravenna e Luca Cacciatore, Segretario di Sezione Lega Ravenna. La Lega quindi ancora una volta scende in campo per prima contro ogni iniziativa volta a superare gravi discriminazioni legate al sesso e all’identità sessuale nelle scuole e il pretesto è sempre lo stesso di quando la stessa Lega ha contribuito ad affossare il Ddl Zan contro l’omotransfobia in Parlamento: non si devono indottrinare bambini e adolescenti.

“Negare a scuola i generi maschile e femminile, confondere le idee sulla fluidità di genere, imporre asterischi a fine sostantivo per non identificare i due generi grammaticali cosa c’entra con la lotta all’intolleranza? Nulla. Tutto questo serve invece alla martellante propaganda ideologica di aree politiche della sinistra che non si fermano neppure di fronte ai bambini e agli adolescenti pur di veder trionfare le loro battaglie minoritarie, accusando di oscurantismo chi si oppone. Il vero scandalo sono queste aree politiche, miopi di fronte ai veri problemi che affliggono gran parte delle giovani generazioni: la rete famigliare disgregata, i valori evanescenti, la mancanza di certezze e di speranza, il nichilismo e le droghe, l’abbandono scolastico e una formazione che non risponde né alle esigenze di crescita personale, né a quelle del mondo del lavoro. Sono da questi i fenomeni che nascono rabbia, intolleranza, bullismo, violenza e sono questi i problemi prioritari da risolvere” sostiene la Lega.

“Ed è in questa ottica che ci sembra fuori luogo l’iniziativa della dirigenza del liceo artistico ravennate Nervi Severini forse in cerca di facile protagonismo. Non sappiamo se sia rispondente alla normativa il riconoscimento di ‘carriere alias’ in ambito scolastico (ovvero trovare espedienti per gratificare ragazzi che non si riconoscono nel genere assegnato loro alla nascita), che sarà materia di un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione. Ma siamo certi che dopo le prime dichiarazioni entusiastiche da parte dei soliti noti, servano più ponderatezza e riflessione. Non vorremmo che queste iniziative creassero più incomprensioni, più confusione, incertezza e disuguaglianze” concludono i due esponenti leghisti.

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