Impegno Civico di Tabacci e Di Maio insieme al Psdi alle elezioni politiche

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Con una nota i contraenti del patto fanno sapere che è stata raggiunta a Roma l’intesa programmatica che porterà il Psdi ad aderire ad Impegno Civico in occasione delle elezioni politiche in programma il prossimo 25 settembre. Sviluppo sostenibile, diritti civili, giustizia sociale e politiche di contrasto al cambiamento climatico nel quadro della transizione ecologica, questi i punti su cui hanno trovato convergenza Luigi Di Maio, Mario Calì e Bruno Tabacci. Attraverso la lista comune “Impegno Civico”, presente sia alla Camera dei Deputati che al Senato della Repubblica, inizia una sinergia che richiama alla mente i grandi progressi economico-sociali della migliore tradizione liberaldemocratica e socialdemocratica italiana.

«Questo accordo – afferma il capo politico di Impegno Civico, Luigi Di Maio – rimarca in maniera ancora più forte l’accento che il nostro progetto politico mette sull’inclusione e la condivisione. L’imperativo adesso è unire le forze per fornire precise soluzioni sui temi, le esigenze e le istanze che hanno a cuore i cittadini in questo momento storico. Sostenibilità nella transizione ecologica e massimo impegno nel mettere a terra ogni singola risorsa prevista nel Pnrr, non sono che alcune delle nostre priorità. È soltanto uniti che riusciremo a dare risposte concrete».

«Più case, scuole ed ospedali, migliori e per tutti. Il famoso trinomio – ricorda Mario Calì, Presidente Nazionale del PSDI – reso celebre nel dopoguerra dai Socialisti Democratici di Giuseppe Saragat, futuro Presidente della Repubblica, è ancora oggi un solido caposaldo per qualsivoglia programma politico. Un tassello irrinunziabile di una agenda sociale, riformista e progressista, per l’Italia del XXI secolo. Le politiche a sostegno dell’abitare, della formazione e della cura, restano infatti esigenze fondamentali per tutti, cittadine e cittadini di ogni età, ed oggi rappresentano ancor di più una sfida cruciale sotto l’aspetto quantitativo e qualitativo grazie alle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In un momento storico caratterizzato da un’amnesia diffusa, le intuizioni socialdemocratiche che in Italia hanno segnato l’inizio di un vero welfare universale, rimangono valide ed attuali perché in grado di consentire a giovani, adulti ed anziani, di guardare al futuro con minore apprensione e maggiore fiducia. Il PSDI – conclude Mario Calì – porta in dote allo schieramento progressista un patrimonio ideale, progettuale ed umano di assoluto ed evidente valore».

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