25/9 ITALIA AL VOTO / – 9 / M5S sull’emergenza climatica. +Europa sui diritti civili. Verdi Sinistra su giovani e lavoro. I sindacati chiedono risposte sulla sanità

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LANZI E CROATTI (M5S): “SOLO AGENDA CINQUE STELLE PARLA DI AMBIENTE ED EMERGENZA CLIMATICA”

Croatti e Lanzi

“Il MoVimento 5 Stelle è l’unico partito che ha messo al centro della propria agenda politica l’ambiente e l’emergenza climatica. Il caldo anomalo di questa estate e i sempre più devastanti eventi climatici, come la tragica alluvione di questa notte nelle Marche, dovrebbero convincere anche i più scettici sul fatto che non ci può essere un futuro che non sia sostenibile a livello ambientale.E’ questa la vera sfida dell’immediato futuro. Siamo ancora molto indietro nel percorso per raggiungere gli obiettivi di produzione di energia da fonti rinnovabili entro il 2030 e addirittura c’è chi parla ancora di un incremento dell’utilizzo delle fonti fossili o peggio di ricorrere al nucleare. Anche in ambito ambientale ed energetico il MoVimento 5 Stelle ha avviato un grande cambiamento introducendo misure rivoluzionarie come il Superbonus e le comunità energetiche che sono diventate un modello anche per gli altri Stati europei. I cambiamenti climatici sono una cosa seria, non una formula vuota da citare nel proprio programma elettorale. Oggi tutti ne parlano, ma durante questa Legislatura non abbiamo visto nessuno al nostro fianco a sostenere questa battaglia essenziale per il nostro futuro”. Così in una nota i senatori del MoVimento 5 Stelle e referenti per l’Emilia-Romagna, Gabriele Lanzi e Marco Croatti.

BASEVI (+EUROPA): “DIRITTI E LIBERTÀ CIVILI SONO A RISCHIO. LA LIBERTÀ DI SCELTA È UN BENE PER TUTTI”

Caterina Basevi, candidata per +Europa nel listino del Camera, interviene sulle proposte legate ai nuovi diritti civili e sociali. “Qualche giorno fa Emma Bonino ha affermato, con la sua consueta e potente capacità di sintesi, che “i diritti civili sono diritti sociali”. Quando mi viene chiesto il perché della mia scelta di candidatura con +Europa, domanda di per sé legittima, rispondo con la forza delle battaglie civili che mi rappresentano da molti anni. – dichiara Basevi – Lottiamo da sempre per i diritti LGBTI+, ma in particolare modo in questa campagna elettorale – nella quale apertamente si mettono in discussione conquiste ottenute con lunghe battaglie – abbiamo inserito nel nostro programma il “Manifesto arcobaleno”, per la piena e compiuta uguaglianza delle persone LGBTI+ nel nostro paese e per poter vivere tutti meglio. Poniamo questioni semplici ma pregnanti come la piena applicazione dell’art. 3 della Costituzione, l’eliminazione del vuoto normativo segnalato dalla Corte Costituzionale con le sentenze 32 e 33 del 2021 e la realizzazione dei punti contenuti nel manifesto: equiparazione tra famiglie omosessuali ed eterosessuali; diritto alla genitorialità per single e coppie omosessuali; riconoscimento dei diritti delle persone transessuali ed intersessuali; lotta senza quartiere ai fenomeni di omolesbotransfobia, ivi compresa una legislazione più stringente contro questa fattispecie di reato; campagne di informazione moderne e capillari sulla sessualità consapevole e sulla prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili.” 

Caterina Basevi

“A chi obietta che il nostro programma è un attacco alla famiglia e alle tradizioni, rispondo e rispondiamo che – a differenza loro, che vorrebbero una società contro, una società della coercizione e della negazione – noi vogliamo costruire una società aperta e responsabile, una società in cui tutti possano sentirsi a casa propria. Il Manifesto Arcobaleno esprime diritti a cui accedere se lo si vuole, non ottusi obblighi. A tutti coloro che intendessero regredire su questi temi e riportare indietro le lancette della Storia, rispondiamo che +Europa sarà sempre mobilitata contro ogni tentativo di colpi di mano reazionari e oscurantisti. La nostra Storia parla per noi” conclude Basevi.

PARTITO DEMOCRATICO: DAL PARTY DELLA BAKKALI A RAVENNA ALL’INCONTRO DI RONTINI A FAENZA

Domani sabato 17 settembre è in programma in Darsena Pop Up a Ravenna il MAREA Party di Ouidad Bakkali candidata per il Pd alla Camera (dalle ore 18 in poi).

Il Pd di Fusignano organizza per domani pomeriggio, sabato 17 settembre, alle 17.30 al Cento culturale il Granaio, un incontro elettorale con due delle candidate PD al Senato per le elezioni del 25 settembre. Manuela Rontini (candidata all’uninominale) ed Eleonora Proni (candidata al proporzionale) dialogheranno di “Responsabilità ambientale e passione sociale” con l’europarlamentare Elisabetta Gualmini.

Bakkali Rontini Proni

Lunedì 19 settembre sarà invece Manuela Rontini candidata al Senato della Repubblica nel collegio uninominale delle province di Ravenna e Ferrara, protagonista di una serata di approfondimento e confronto per presentare le proposte messe in campo dal Partito democratico con l’obiettivo di rispondere ai bisogni di famiglie, imprese e cittadini. L’appuntamento è previsto a partire dalle ore 19:30 nel complesso degli ex Salesiani, in via San Giovanni Bosco 1 a Faenza, con buffet e musica dal vivo. Saranno presenti, tra gli altri, l’Assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Colla e il segretario del PD Emilia-Romagna Luigi Tosiani. Si discuterà di energia, salute, formazione e lavoro.

PAGLIA, MARASSI E MARTELLONI DELL’ALLEANZA VERDI SINISTRA ALLA ROCCA BRANCALEONE SU GIOVANI, LAVORO, UNIVERSITÀ

Martedì 20 settembre, alle 18.00, alla Rocca Brancaleone di Ravenna è in programma un incontro di Alleanza Verdi Sinistra a tema università, giovani e politiche del lavoro, con Giovanni PagliaValentina Marassi, candidati per Alleanza Verdi Sinistra e Federico Martelloni, docente e ricercatore in Diritto del Lavoro all’Università di Bologna sede di Ravenna. 

Verdi Sinistra

“Tutto il programma di Alleanza Verdi Sinistra è strutturato pensando alle giovani generazioni e scritto insieme a loro per riaccendere una speranza e percorre insieme questa strada. Bisogna riportare la conoscenza al centro delle agende politiche, a partire dall’allineamento dei finanziamenti all’istruzione con la media europea (6% del PIL). Abbiamo il più basso numero di giovani laureati, un altissimo livello di dispersione scolastica e le tasse universitarie fra le più proibitive. Per i soli costi nel mondo della scuola e dell’università, all’iscrizione si aggiungono quelli associati agli studi, al trasporto, agli affitti, al materiale didattico e così via. L’accesso allo studio deve essere, libero, gratuito e universale; privo della logica classista. Oggi i giovani che lavorano nella ricerca universitaria vivono in un mondo di precarietà e incertezza. E mentre l’Italia spende in ricerca solo un terzo della Germania e i giovani cervelli sono costretti a fuggire all’estero, crediamo sia fondamentale attuare un’inversione di tendenza: investire in modo consistente in ricerca e sviluppo, partendo dalle università pubbliche. Necessario è anche riaffermare il ruolo del pubblico all’interno della questione abitativa, come agente regolatore e garante di diritti e dignità.dicono Verdi SinistraAlle giovani donne e uomini in Italia viene chiesto sempre di più e viene offerto sempre di meno: vogliamo rompere questo circolo vizioso con un piano straordinario di edilizia pubblica a consumo di suolo zero, trasporti pubblici gratuiti per tutte e tutti gli under 30, eliminazione di contratti pirata e tirocini e stage gratuiti, salario minimo a 10 euro l’ora, diritto allo studio universale fino all’università. Queste proposte sono concrete e perfettamente sostenibili anche in Italia, a patto di rendere equo il nostro sistema fiscale intervenendo su evasione fiscale, grandi patrimoni ed extraprofitti.

CGIL, CISL, UIL RAVENNA: “NELLA CAMPAGNA ELETTORALE MANCA IL TEMA DELLA SANITÀ, COSA PROPONGONO I CANDIDATI?”

Cgil, Cisl, Uil denunciano l’assenza del tema della sanità dal dibattito della campagna elettorale. “Si tratta di un vero paradosso, anche alla luce del fatto che la lotta alla pandemia, iniziata poco più di due anni fa, è ancora in corso. I sindacati chiedono che le forze politiche in campo e i candidati esplicitino la loro idea di sanità. Ad esempio, non è sufficiente dire che bisogna investire per ridurre le liste d’attesa o che bisogna evitare ulteriori tagli al settore. Cgil, Cisl, Uil dei territori della Romagna sollecitano una discussione trasparente su come garantire il diritto universale e costituzionale alla salute, considerando elementi come l’invecchiamento della popolazione, la cronicità di molte malattie e la non autosufficienza”.

“Ci sono evidenze di fronte alle quali occorre agire: decenni di tagli e sottofinanziamento della sanità pubblica hanno indebolito la capacità di risposta di fronte ai bisogni di cura dei cittadini; i sistemi sanitari regionali, a forte governo pubblico e con presenza di servizi territoriali, hanno reagito più prontamente e con migliore capacità di adattamento; sono emerse forti diseguaglianze territoriali; sono esplose le carenze di personale e di programmazione sulla formazione delle professioni sanitarie. – dicono i sindacati – Per rispondere efficacemente a queste criticità, Cgil, Cisl, Uil ritengono che sia necessario: programmare il riallineamento ai valori europei della spesa sanitaria, con un incremento strutturale della spesa per recuperare il gap esistente; eliminare i tetti alla spesa per il personale e prevedere un piano straordinario di assunzioni e di stabilizzazioni; garantire le risorse finanziarie e professionali per il funzionamento dei servizi di prossimità previsti dal Pnrr, per un reale potenziamento della medicina territoriale e una maggiore integrazione sociosanitaria; assicurare il governo e la gestione pubblica per l’erogazione delle prestazioni, a partire dall’effettiva esigibilità dei livelli essenziali di assistenza (Lea), che dovranno altresì considerare nuovi e maggiori bisogni post pandemia; rivedere i percorsi formativi per l’accesso alle professioni sanitarie e alle specializzazioni; rifinanziare le spese straordinarie per fronteggiare il Covid e intervenire con celerità garantendo finanziamenti straordinari, sulla base dei reali costi sostenuti e non per quota capitaria, considerato l’incremento della spesa energetica delle aziende sanitarie In sostanza è necessario rispondere con chiarezza a un interrogativo: nel nostro Paese la salute dei cittadini può essere subordinata ai vincoli di spesa o è necessario costruire la sostenibilità del servizio sanitario nazionale a partire dai bisogni di salute dei cittadini?”

Cgil, Cisl, Uil invitano i candidati dei territori della Romagna, nell’ambito della campagna elettorale, ad affrontare queste tematiche rispondendo alle priorità indicate per rappresentare ai cittadini il loro punto di vista e le loro proposte.

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