25/9 ITALIA AL VOTO / – 5 / Bakkali (Pd): grazie a noi l’eolico è più vicino. Farolfi (Fd’I): sinistra sottovaluta il problema sicurezza. Salimbeni (+Europa): il nostro futuro è in Europa

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BAKKALI (PD): “CON DE PASCALE ED ERRANI L’EOLICO MARINO A RAVENNA È PIÙ VICINO”

Ouidad Bakkali, candidata del centrosinistra alla Camera dei Deputati per la Provincia di Ravenna, esprime la sua soddisfazione per l’intervento del sindaco di Ravenna Michele de Pascale del senatore Vasco Errani per essere intervenuti efficacemente per correggere il decreto Fer 2.

“Grazie a loro, Agnes (il progetto di una offshore wind farm da 200 MW di potenza a 22km dalla costa di Lido di Classe) potrà godere degli incentivi previsti per le altre tipologie tecnologiche. Il decreto Fer 2, che disciplina gli incentivi per le rinnovabili innovative, garantisce tariffe fisse per l’acquisto di energia da grandi impianti (nel lungo periodo, slegato dal costo dell’energia del momento ma con tariffa bloccata). In questo modo si tutela chi investe per la costruzione di questi impianti e se ne agevola la costruzione, e così facendo si sostiene la transizione ecologica. Nel Fer 2, però, inizialmente venivano esclusi impianti eolici piantati sul fondale marino ma erano compresi solo quelli galleggianti, era inoltre escluso anche il solare galleggiante. Queste due tecnologie sono però proprio quelle utilizzate da AGNES. L’esclusione di queste tecnologie deriva dal fatto che nella maggior parte dei territori, l’eolico su pali dal fondo si sarebbe potuto realizzare solo sotto la costa, cambiando in maniera importante il paesaggio. Nel caso della costa adriatica ravennate però i fondali bassi per molti chilometri consentono l’uso di impianti piantati sul fondo e, cosa altrettanto importante, il basso costo di produzione di questi impianti compensa con la scarsità del vento delle nostre zone, quindi rende la sua realizzazione vantaggiosa.” La dichiarazione è di Ouidad Bakkali.

Ouidad Bakkali

“Grazie all’intervento del sindaco di Ravenna Michele De Pascale e del senatore Vasco Errani, si sta modificando il decreto (il ministro della transizione ecologica Cingolani ha già dato il parere positivo) per includere gli impianti ancorati sul fondo tra quelli che possono godere degli incentivi previsti, ora il l’iter prevede una tappa alla Conferenza Unificata prima di essere definitivamente concluso con successo. La transizione ecologicaconclude Ouidad Bakkaliè una cosa seria, che prevede studio, capacità di analisi e rispetto delle complessità. Non è un facile slogan da cavalcare. Noi del Partito Democratico ci crediamo e lavoriamo ogni giorno per realizzarla”.

intervista a davide ranalli sindaco di lugo

IL SINDACO DI LUGO RANALLI CONTRO CALENDA: “ATTACCA I SINDACI PD PER RACIMOLARE QUALCHE VOTO A DESTRA”“Sento Calenda dire che i sindaci del PD non contano nulla e che, a suo dire, la linea la deciderebbero i maggiorenti del partito. Trovo questa affermazione grave e irrispettosa nei confronti di tante amministratrici ed amministratori eletti direttamente dai cittadini sulla base di proposte concrete (che, tra l’altro, sono tanto care a Calenda) e che, allo stesso tempo, condividono valori e ideali che ci ancorano solidamente in un campo progressista. Calenda dovrebbe avere più rispetto nei confronti di chi lo ha sostenuto ed aiutato a essere eletto nel Parlamento Europeo sotto il simbolo del Pd con tanti amministratori locali che, anche in questo territorio, si sono mobilitati per lui. Spiace che un leader politico sia costretto ad attaccare i sindaci per cercare di racimolare qualche voto in più dalla destra che, ricordo, nelle elezioni locali è stata battuta. – ha dichiarato Davide Ranalli Sindaco di Lugo – Sono tra quelli che interpretano questo mestiere non come un super eroe ma ho ben chiara una cosa: se svolgiamo la nostra funzione e proviamo a farlo con disciplina e onore è, anche, per merito di chi ci ha sostenuto e supportato e tra questi ci sono tanti militanti del Pd cui va il rispetto di tutti, compreso quello di Calenda”.

LE ULTIME INIZIATIVE – Mercoledì 21 settembre, alle ore 18, nella sede del PD di Ravenna si terrà un incontro con l’assessore regionale Vincenzo Colla e le associazioni di categoria e sindacati insieme alle candidate Ouidad Bakkali, Eleonora Proni e Manuela Rontini. Sempre mercoledì 21 settembre dalle ore 20:30 alla sala PD New Petrol di Lavezzola si terrà l’ultimo appuntamento della campagna elettorale del Partito Democratico conselicese. La Candidata al Senato della Repubblica Eleonora Proni interviene sulla centralità del territorio per lo sviluppo sostenibile. L’iniziativa di chiusura provinciale della campagna elettorale si terrà invece giovedì 22 alle ore 20.30 a Cervia con le tre candidate Ouidad Bakkali, Eleonora Proni e Manuela Rontini, insieme ad Alessandro Barattoni, Michele de Pascale, Andrea Corsini.

FAROLFI (FD’I): “SICUREZZA, PER LA SINISTRA IL PROBLEMA NON ESISTE, I FATTI DICONO IL CONTRARIO”

“Prendiamo atto che secondo Simona Viola, “non esiste un’emergenza sicurezza nella nostra regione”, che la questione degli immigrati si debba risolvere con una loro “regolarizzazione e integrazione” e che delle carceri la colpisca prima di tutto “la questione dei suicidi”. Su questi temi la candidata del centrosinistra invoca “fatti e non slogan da sbandierare”. Ma è vero il contrario: sono proprio i fatti a dirci che in Emilia-Romagna c’è un problema sicurezza e criminalità. Forse, Simona Viola, paracadutata da Milano nella nostra regione per le elezioni, dice così perché non conosce le nostre realtà, le nostre città, le tante criticità”: a dirlo in una nota è Marta Farolfi, candidata al Senato per il Centrodestra e nel proporzionale per Fratelli d’Italia in Romagna, che replica alle recenti affermazioni di Simona Viola (+ Europa).

Marta Farolfi

“Affermare che “non esiste un problema sicurezza nella nostra regione” è del tutto surreale, visto che – solo per citare una statistica tra le tante – nella classifica della criminalità stilata nella classifica del ‘ Sole 24 Ore’ Bologna e Rimini sono seconde in Italia solo a Milano. E fra le prime 17 figurano altre città dell’Emilia-Romagna, inclusa Ravenna. A lungo Rimini è stata la provincia considerata “meno sicura d’Italia”. Dunque, affermare che il problema sicurezza “non esiste” in Emilia-Romagna vuol dire, quanto meno, sottovalutare il problema. E se si parla di sicurezza non possiamo non parlare della necessità di sostenere con più uomini e mezzi le forze dell’ordine. La nostra posizione è chiara” afferma la candidata di Fratelli d’Italia.

“Sull’immigrazione, poi, immaginare di accogliere e regolarizzare ogni straniero che raggiunga il nostro Paese, come vorrebbe il centrosinistra, è improponibile. Irrealizzabile. Scollegato dalle stesse norme del diritto internazionale. In ogni Paese del Mondo si entra con regole stabilite e non indiscriminatamente. Su questo la posizione di Fratelli d’Italia è chiara: dobbiamo stabilire con le categorie economiche i flussi per accogliere solo gli immigrati regolari, ammettere i rifugiati e richiedenti asilo che ne hanno diritto in tutti i Paesi europei, oltre che in Italia, e contrastare alla radice il fenomeno della tratta degli esseri umani” conclude Marta Farolfi.

BUONGUERRIERI (FD’I): “SOS INFERMIERI, A RISCHIO LA TENUTA DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI” – “Le strutture private non trovano più infermieri: durante la pandemia il Sistema sanitario nazionale ha assorbito parte di questi professionisti, attirati da un contratto di lavoro con il pubblico impiego e condizioni economiche migliori, ma dalle università non escono un adeguamento numero di infermieri. Se una struttura resta scoperta non riesce a fornire l’assistenza minima necessaria: è una responsabilità a carico di chi gestisce la struttura stessa. Se durante il Covid si sono cercato infermieri dall’estero, riconoscendo immediatamente i titoli di studio ottenuti all’estero, oggi non è più così: per regolarizzare il percorso serve quasi un anno, ma il comparto socio sanitario sta vivendo ancora un’emergenza, bisogna agevolare questo iter così come è fondamentale spingere sulla formazione di queste figure specializzate: il lavoro non manca di certo. L’ambito socio sanitario è lo specchio di cosa succede in tanti comparti: c’è richiesta di lavoratori, anche urgente e immediata, ma non ci sono sufficienti figure disponibili sul mercato. Questo è vero per professionalità ad alta specializzazione, ma si verifica anche per mansioni più semplici, come in agricoltura. Abbiamo incontrato imprenditori agricoli costretti a lasciare parte delle loro produzioni in campo perché non avevano sufficiente manodopera per la raccolta. Il Reddito di cittadinanza ha sicuramente creato delle storture nel mercato del lavoro, con giovani e meno giovani che preferiscono restare a casa invece di lavorare, ma c’è anche un vuoto da colmare: quello delle competenze che la scuola non dà e il contatto tra domanda e offerta di lavoro. In Romagna c’è occupazione nel settore primario per almeno 7-8 mesi all’anno: i flussi vanno meglio organizzati e chi è già sul nostro territorio o ambisce di trasferirsi nel nostro Paese ha l’opportunità di lavorare regolarmente”. Così Alice Buonguerrieri candidata di Fratelli d’Italia.

Alice Buonguerrieri

SALIMBENI (+EUROPA): “IL FUTURO DELL’ITALIA SI COSTRUISCE IN EUROPA E CON L’EUROPA”

Nevio Salimbeni, capolista di +Europa alla Camera a Ferrara e in Romagna annuncia di avere firmato l’appello ai candidati del Movimento Federalista Europeo “perché in gioco c’è la credibilità dell’Italia e il suo ruolo all’interno dell’Unione Europea.”

Nevio Salimbeni

“Ho firmato l’appello del MFE con convinzione; sono da sempre per l’Europa e per l’evoluzione in una vera federazione, con conseguente cambiamento dei trattati istitutivi dell’UE. Mi sono così impegnato, tra le altre cose, a mantenere gli impegni indicati nel PNRR; a rinunciare ad ogni posizione che allontani l’Italia dall’Europa; a sostenere il ruolo europeo sui grandi temi (ricerca, difesa, digitale, sanità, fiscalità, ecc.); a sostenere le posizioni europee a difesa dell’Ucraina invasa; a rafforzare il ruolo del Parlamento Europeo fino a giungere ad una vera sovranità dei cittadini europei. Non sono argomenti secondari, toccano il centro della nostra vita e complessivamente il nostro futuro e il nostro ruolo nel mondo.  Chi, come la destra italiana di Meloni e Salvini, ha votato sempre contro l’Europa e a favore di chi ne mina le politiche di rispetto dello stato di diritto, da ultimo certamente l’ungherese Orban, non può oggi fare “buon viso a cattivo gioco” e rifarsi una verginità europeista. La verità è che oggi perseguire l’interesse nazionale su vicende che hanno dimensioni globali non è possibile chiudendosi in nazionalismi e sovranismi che non rispondono alla gravità delle questioni aperte nella società. I cittadini con il voto hanno una grande responsabilità e una grande opportunità: superare la staticità dell’Europa dei governi e costruire progressivamente una nuova comune patria europea, capace di risolvere i problemi che viviamo e di dare speranza ai nostri giovani.” Così Nevio Salimbeni.

“EUTANASIA, CANNABIS, DIRITTI: PORTIAMO I TEMI REFERENDARI IN PARLAMENTO” – Giovedì 22 settembre alle ore 18 presso l’anfiteatro della Rocca Brancaleone di Ravenna si terrà un incontro di +Europa su eutanasia, cannabis, diritti. Intervengono: Matilde Marletta (candidata Senato +Europa) e Nevio Salimbeni (capolista Camera +Europa) insieme ad altre testimonianze.

FORZA ITALIA PRESENTA I CANDIDATI A FAENZA

Giovedi 22 settembre alle ore 11 presso il bar Bellini, in piazza del Popolo 1, a Faenza, si terrà la conferenza stampa di presentazione dei candidati di Forza Italia alle elezioni del 25 settembre. Oltre ai candidati sarà presente il Coordinatore Regionale Senatore Enrico Aimi.

Enrico Aimi

UNIONE POPOLARE PRESENTA I CANDIDATI A RAVENNA E INTERVIENE SULLA SANITÀ

Mercoledì 21 settembre alle ore 21 presso la sala Buzzi in via Berlinguer a Ravenna si terrà chiusura della campagna elettorale con le candidate della lista “Unione Popolare con De Magistris”. Presenta
Loretta Masotti. Intervengono Mirna Testi candidata all’uninominale al Senato, Liliana Salvo candidata all’uninominale alla Camera. Conclude Marta Collot Portavoce nazionale di Potere del Popolo.

Marta Collot

“I sindacati confederali hanno manifestato qualche perplessità e giudicato il disinteresse delle forze politiche sul tema della sanità. Noi, come Unione Popolare, nella conferenza stampa del 10 settembre abbiamo esposto le nostre forti critiche a questo sistema sanitario aziendalizzato e privatizzato, che la pandemia, con la sua vergognosa scia di morti, ha scoperchiato. Abbiamo messo a conoscenza dei presenti le nostre proposte di grande cambiamento, una fra tutte la ricostruzione di un Servizio Sanitario Nazionale unico in tutte le regioni, quindi no all’autonomia differenziata, perchè riteniamo che la salute – quindi prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione – oggi indebolite se non cancellate, sia un bene universale che non va privatizzato, ma garantito a tutte e tutti.” Così Mirna Testi candidata all’uninominale al senato nel collegio della Romagna e Ferrara.

DE CARLI (APLI): “L’UNIONE EUROPEA VA CAMBIATA RADICALMENTE”

Mirko De Carli, Consigliere comunale a Riolo Terme e delegato per l’Emilia-Romagna della lista “Alternativa per l’Italia”,  presenta un altro punto del programma al banchetto elettorale ad Alfonsine: “Il problema di fondo del progetto europeo riguarda la mancanza di valori di riferimento per cui ci troviamo dentro un progetto governato dalle logiche della tecnocrazia finanziaria e non della politica intesa come reale sovranità popolare. Quello che è successo all’Ungheria di Orban, condannata dall’Ue perché chiede alle donne che vogliono abortire di ascoltare il battito del feto che portano in grembo, è solo uno dei sintomi più acuti della crisi che avvolge la casa comune europea: non possiamo per questo più essere complici di una Ue che dà fondi agli Stati che obbediscono ai suoi non valori che sono quelli che si richiamano al gender, all’aborto, all’eutanasia, al matrimonio egualitario e alle armi a Kiev. Il nostro no come Alternativa per l’Italia è il no di tanti italiani ed europei che non accettano di essere trattati come servi anziché di essere rispettati come cittadini” dichiara De Carli, presente al banchetto con Fabio Pelosio e Carmine Annunziato, dirigenti riolesi di APLI e alcuni militanti del territorio.

De Carli

LE SEI PROPOSTE DI LEGAMBIENTE A PARTITI E CANDIDATI

“Dopo una delle estati più calde di sempre, che ha visto il Po a portate ai minimi storici, e dopo eventi metereologici estremi che si sono verificati sulle coste nelle Marche ed in Romagna nelle scorse settimane, domenica gli elettori entreranno nella cabina elettorale per decidere sul proprio futuro, in un contesto di grave crisi climatica in cui è urgente agire tempestivamente. Eppure, il clima sembra essere il grande assente di queste elezioni.sostiene Legambiente Emilia-Romagna – Per questo Legambiente Emilia-Romagna ha invitato i candidati alla Camera e al Senato per i collegi dell’Emilia-Romagna a portare la propria posizione su 6 temi e politiche ambientali di carattere regionale che dovranno essere affrontati dal prossimo Parlamento. È chiaro che le scelte strategiche fondamentali per il Paese si giocano a livello nazionale, motivo per il quale Legambiente nazionale ha presentato 100 proposte a tutte le liste candidate alle elezioni. Tuttavia il Parlamento avrà la possibilità di incidere anche sulle dinamiche regionali e locali, che avranno un ruolo cruciale nel processo di decarbonizzazione del sistema socioeconomico. In questa situazione, oltretutto, oltre a frenare le emissioni di gas climalteranti è fondamentale mettere in pratica misure efficaci per proteggere cittadini e attività economiche dai Cambiamenti Climatici già in atto, realizzando cioè misure di adattamento.” 

“Il tema cruciale resta quello dell’energia e il più recente monitoraggio degli obiettivi per l’Emilia-Romagna, compiuto all’interno del Piano Triennale d’Attuazione 2022-2024 del Piano Energetico Regionale, fissa come obiettivo il raggiungimento del 22% di energia da fonti rinnovabili sul consumo totale nel 2024. È un traguardo decisamente sottodimensionato rispetto all’obiettivo del 100% di energia prodotta da fonti rinnovabili proposto dal Patto per il Lavoro e per il Clima dell’Emilia-Romagna per il 2035: per questo serve lavorare ad una vera rivoluzione energetica anche attraverso i provvedimenti che il prossimo Governo e le Autorità nazionali dovranno emanare, e il prossimo Parlamento dovrà essere pronto a sollecitarli in modo adeguato. In questo quadro di crisi climatica, che si affianca alla crisi ecologica legata all’impatto complessivo delle attività umane sullo stato di salute del pianeta, Legambiente sottopone quindi le sue proposte agli schieramenti politici, chiedendo l’impegno nel promuovere politiche coerenti ed efficaci dopo il voto: insieme al principio centrale di tutela dell’ambiente e della salute dell’uomo, occorrerà infatti garantire la tenuta del sistema socioeconomico attraverso un processo di transizione ecologica che sia vera, giusta ed equa. La recente consegna di oltre 7000 firme in Regione per le 4 leggi su acqua, energia, rifiuti e suolo dimostra l’alto interesse della cittadinanza sui temi ambientali.conclude Legambiente Emilia-Romagna Ci auguriamo che l’elettorato attento alle questioni climatiche e ambientali, che riguardano tutti senza esclusioni, trovi la propria rappresentanza alle urne.”  

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