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Osservatorio Cribis Lab. Professionisti e studenti del Campus di Forli analizzano il mondo economico

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Cogliere le tendenze del mercato e profilare il rischio economico, finanziario e competitivo. Dalla necessità di fornire queste competenze e di favorire, quindi, l’inserimento nel mondo del lavoro degli studenti, nasce l’Osservatorio Cribis Lab: un innovativo progetto didattico sviluppato attraverso momenti di formazione e di ricerca, in grado di mettere in dialogo il mondo dell’Università con quello delle imprese.

L’Osservatorio è infatti frutto della collaborazione tra il Basement Club dell’Alma Mater, un progetto del Campus di Forlì che offre agli studenti percorsi di specializzazione e incontri con le imprese, e Cribis, società del gruppo Crif, leader del mercato del business information, specializzata nella fornitura di informazioni economiche, credit scoring e soluzioni per le decisioni di business.

I protagonisti del progetto sono nove studenti del Dipartimento di Scienze Aziendali, con sede al Campus di Forlì, che si sono cimentati nell’analisi dei dati di mercato relativi a circa 40mila imprese italiane, riferiti al triennio 2015-2017, forniti da Cribis. L’attenzione è stata focalizzata sulle aree economiche che più caratterizzano l’Emilia-Romagna, scegliendo quindi i settori dei motori, del lusso e del wellness. I temi di indagine hanno riguardato lo stato dei pagamenti, l’andamento dei grandi gruppi e l’analisi della performance reddituale, patrimoniale e finanziaria.

Grazie ad un tirocinio curriculare di 150 ore, svolto nel corso dell’anno accademico presso il Basement Club, gli studenti hanno lavorato in team per elaborare i dati. I report finali, presentati ai responsabili di Cribis, mostrano dei trend in crescita del volume d’affari generato in tutti i tre settori, che si distinguono però per la concentrazione geografica e la dimensione delle aziende più produttive, così come per la loro redditività e copertura patrimoniale.

Nei dettagli, il settore motori vede un’elevata redditività delle grandi e piccole imprese, grazie soprattutto alla marginalità delle vendite. Il comparto è caratterizzato, inoltre, da una bassa rotazione dei capitali investiti e da un basso rischio di illiquidità. Il settore lusso si contraddistingue per la crescita del volume d’affari generato dalle aziende, ma solo per la metà di queste si registra un miglioramento della redditività del capitale e dalla marginalità delle vendite. Nel caso del wellness risultano vincenti soprattutto le grandi imprese e le aziende collocate al Nord. Il rischio di illiquidità è, inoltre, abbastanza diffuso nel settore, indipendentemente dalle dimensioni delle imprese.

All’Osservatorio hanno preso parte i professori Emanuele Padovani, Monica Bartolini e Francesco Bergamaschi del Dipartimento di Scienze Aziendali, nel ruolo di responsabile scientifico della ricerca; il team del Basement Club nell’operatività organizzativa; Tiziana Lutrino, Michele Colombo di Cribis per la predisposizione delle banche dati e monitoraggio dell’attività e l’ufficio HR durante la presentazione finale degli studenti in azienda.

È possibile richiedere il report completo, comprensivo dell’analisi dei dati del settore corredata dagli aspetti metodologici, rivolgendosi al Basement Club, scrivendo a didatticaforli.em.basementclub@unibo.it

 

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