Confindustria Romagna su settori in crescita: “Derby fra aeroporti di Rimini e Forlì non serve”

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Confindustria Romagna ha diramato un comunicato stampa nel quale fa il punto della drammatica situazione in emergenza Covid, informando anche sui settori che, nonostante le difficoltà, stanno incontrando un momento potenzialmente positivo in ottica futura: “Inutile ripeterselo, sappiamo bene tutti che il difficile momento che stiamo vivendo è senza precedenti. Ma non dobbiamo lasciare che questo diventi un alibi che frena la programmazione indirizzata al rilancio.

Nonostante ci siano ancora settori in difficoltà, come ad esempio fashion, turismo e commercio, che hanno bisogno di interventi diretti e di azioni concrete nell’immediato, il tessuto imprenditoriale del manifatturiero continua ad essere attivo e dinamico. Abbiamo comparti, dalla meccanica alla chimica, dall’ICT all’industria del legno e all’agroalimentare per citarne alcuni, che in questi primi mesi dell’anno stanno registrando performance positive. Un segnale che se unito all’auspicabile rimbalzo in avanti della campagna di vaccinazione, ci fa sperare di avere per l’estate percentuali di crescita decisive per la ripartenza. Dobbiamo crederci.

Ecco perché in un momento come questo, occorre valutare attentamente tutte le opportunità di sviluppo e di crescita economica ed imprenditoriale per il nostro territorio ed agire in spirito di gruppo.  In questo senso parlare di derby fra gli aeroporti di Rimini e Forlì non serve a nessuno, anzi rappresenta solo un grande rischio di indebolimento per tutta la Romagna e per la regione. I due scali giocano un ruolo fondamentale nel movimento di merci e di persone, sia in ambito vacanze sia nei viaggi per affari. Sono gestiti da due gruppi imprenditoriali seri che hanno deciso di investire per la crescita ed il bene dell’economia del nostro territorio. Quindi non dobbiamo perderci in inutili particolarismi e sprecare tempo prezioso in polemiche.

Un ragionamento che auspichiamo venga applicato non solo agli scali aeroportuali, ma a tutto ciò che serve alla Romagna per essere un’area strategica sotto tanti punti di vista affinché nella ripresa della post pandemia possiamo diventare sempre più attrattivi e competitivi”.

 

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