Pochi spettatori ammessi sugli spalti, general manager Trovato (OraSì Ravenna Basket): “Occorre celere soluzione”

Più informazioni su

E’ un momento difficile per l’OraSì Ravenna Basket, impegnata a terminare la Supercoppa pensando già anche alla prossima stagione in un clima reso estremamente difficile dalla pandemia Covid-19. In particolare a complicare le cose per il club giallorosso l’ordinanza numero 193 firmata dal Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. L’ordinanza stabilisce che, sino al 15 novembre in Regione, tutte le manifestazione sportive che disputeranno le proprie competizioni in impianti chiusi potranno avere un numero di spettatori pari al 15% della capienza del palasport. L’ordinanza è tuttavia riferita ai campionati di serie A1 delle discipline basket e volley, causando indirettamente uno svantaggio all’OraSì Ravenna Basket che milita in A2 e, trattandosi di pallacanestro, presenta una capienza diversa rispetto alla pallavolo. Il presidente Vianello, evidenziando i soli 200 spettatori che sono stati ammessi nel match di Super Coppa contro Forlì ha fatto subito sentire la propria voce, lamentando una situazione non accettabile per il club giallorosso. Con il general manager dell’Orasì Ravenna Basket Julio Trovato abbiamo affrontato la spinosa questione.

L’INTERVISTA

OraSì Ravenna Basket ha tra i suoi punti di forza un pubblico molto appassionato e fedele. Sfortunatamente, l’ultima ordinanza firmata da Bonaccini penalizza le squadre che militano in A2…

“Trovo la situazione allarmante e ci tengo a ricordare che il Coronavirus non è legato alle categorie. Posso capire che la riduzione dei luoghi dove è possibile il contagio possa essere una soluzione, ma non capisco perché nello stesso impianto debbano verificarsi simili disparità. In Lombardia, dove i contagi sembrano star crescendo in modo evidente hanno mantenuto al 15% la capienza fino ad un massimo di 700 posti anche per le squadre che militano in A2. Le società sportive necessitano assolutamente di un intervento perché stanno soffrendo la crisi economica più di altre”.

Come intendete muovervi per far sentire maggiormente la vostra voce?

“Credo che il dialogo con altre società che lamentano le nostre medesime problematiche possa essere un buon modo di proseguire. Penso a un accordo congiunto con società (8 società di serie B e 5 società di A2 dell’Emilia Romagna) muovendoci coralmente. So che l’assessore Fagnani ha già in agenda un incontro in Regione per sottoporre a chi di dovere le problematiche incontrate dalle società che militano in A2 e siamo fiduciosi che tutto possa risolvere al meglio”.

Veniamo ora al basket giocato. La sconfitta contro Forlì cosa vi ha insegnato?

“Nulla di particolare al momento. Forlì è una società ambiziosa con un budget importante e fa sicuramente parte delle favorite del campionato. In questa fase pre-stagionale siamo molto concentrati su noi stessi per essere una delle sorprese della stagione. Non siamo preoccupati comunque e forse, per quanto riguarda la sconfitta contro Forlì, posso dire che abbiamo pagato qualche ingenuità nella fase finale del match”.

Cosa avete in serbo per la partita contro Chieti? 

“Stiamo lavorando su tutti gli aspetti migliorabili del nostro gruppo. L’aspetto legato alla strategia da applicare nei confronti delle squadre avversarie non è in agenda ora”.

Ci sono particolari aspettative sul vostro roster? 

“Il nostro roster presenta un buon equilibrio tecnico: ogni giocatore deve apportare il contributo chiesto dal coach. Stiamo svolgendo un grande lavoro sulla difesa che abbisogna ancora di qualche miglioramento. Contro Forlì Ra’Shad James ha fornito un grande contributo, mentre Samme Givens forse ha faticato un pelino in più del previsto. Ad ogni modo da entrambi gli atleti statunitensi ci aspettiamo molto”.

Chiudiamo con “FabiOnlus”, un momento toccante per la comunità ravennate…

“E’ stato un evento davvero molto importante, al quale ha partecipato anche l’assessore allo sport del Comune di Ravenna Roberto Fagnani. Un appuntamento culminato con la lettura da parte della dottoressa Cristina Ianiro della lettera che Fabio ha composto per l’occasione, toccante e condita anche da alcune curiosità per i membri del team. Credo che sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia come la SLA sia davvero importante ed è bello che questo sia fatto attraverso il basket”.

Più informazioni su