A Milano Marittima il revival della “Mototemporada romagnola” con le moto di Valentino Rossi e Loris Capirossi

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Torna il revival della “Mototemporada romagnola” a Milano Marittima. Per l’occasione sarà presente il museo Yamaha “Poggi” con la M1 di Valentino Rossi, la storica Ducati Moto GP di Loris Capirossi, tante altre due ruote di importanti motociclisti e non mancherà la Fondazione Simoncelli. Saranno più di 80 le moto esposte e tutte hanno fatto la storia del motociclismo. Saranno presenti anche numerosi campioni del mondo del motociclismo di un tempo come Carlos Lavado e Pier Paolo Bianchi. Inoltre domenica 26 settembre verranno inaugurate le targhe, poste nelle prime Traverse di Milano Marittima, in ricordo dei campioni del motociclismo della “Mototemporada romagnola” evento che negli anni 1960/1970 rese Milano Marittima uno dei circuiti più famosi.

All’evento parteciperanno il Sindaco di Cervia Massimo Medri e il Vicesindaco Gabriele Armuzzi. L’iniziativa è nata dal “Moto Club Cervia” con Stefano Versari, Roberto Parisi, Mauro Guerrini e Gabriele Armuzzi. La manifestazione si svolgerà dalle 10.00 alle 18.30 attorno alla Rotonda 1 maggio a Milano Marittima. Mentre alle ore 10.45 si svolgerà il momento ufficiale dell’intitolazione delle traverse ai sei campioni che hanno corso a Milano Marittima.

Alle ore 14.30 sul palco nel centro della località, Roberto Mugavero presenterà il libro “Il Paso. Renzo Pasolini, re senza corona” scritto da Arturo Rizzoli, edizioni Minerva. Alla presentazione parteciperanno  i familiari del pilota.
Questi i motociclisti e il luogo delle targhe poste in dedica:

1)TARQUINIO PROVINI 29.05.1933/06.01.2005 – Via I Traversa Pineta

2)MIKE HAILWOOD 02.04.1940/23.03.1981 – Via II Traversa Pineta

3)RENZO PASOLINI 18.07.1938/20.05.1973 – Via III Traversa Pineta

4)OTELLO BUSCHERINI 19.01.1949/16.05.1976 – Via IV Traversa Pineta

5)ANGELO BERGAMONTI 18.03.1939/04.04.1971 – Via V Traversa Pineta

6)WALTER VILLA 13.08.1943/20.06.2002 – Via VI Traversa Pineta.

La “Mototemporada romagnola”

La Temporada Romagnola (detta anche Mototemporada Romagnola o semplicemente Temporada) fu una serie di gare motociclistiche primaverili che, tra il 1945 e il 1971, vennero disputate sui circuiti cittadini della riviera e dell’entroterra romagnoli, come Milano Marittima, Lugo, Cesenatico, Rimini, Riccione e Cattolica, cui si aggiunse, dal 1950, la gara “foranea” di Modena. Il termine “Mototemporada” è mutuato dallo spagnolo “Moto temporada” che significa “stagione motociclistica”.

La manifestazione nel “Circuito Motociclistico di Cervia – Milano Marittima” si tenne dal 1964 al 1970 e nacque pochi anni prima da un’idea dell’allora presidente dell’Auto moto club, Oliviero Neri, che coinvolse subito Quinto Lugaresi e Pietro “Piron” Dal Pozzo e altri amici.

La prima gara fu corsa il 12 aprile del 1964: il tracciato misurava 3400 metri (poi allungato nel corso delle altre edizioni) ed aveva quattro curve ad angolo retto, due varianti a S ed una chicane alla rotonda di viale 2 Giugno. Aveva inoltre un lunghissimo rettilineo su viale Matteotti, dove c’era il traguardo. A correre le classi 125, 250, 500, poi nelle edizioni successive si aggiunsero anche le classi 50, 350 e addirittura i sidecars.

L’appuntamento fu subito un successo, era un’occasione per vedere in azioni piloti come Giacomo Agostini (si racconta che facesse le prove di notte coi fari accesi per trovare dove l’asfalto era malmesso), Renzo Pasolini, Mike Hailwood, Tarquinio Provini, i fratelli Villa e Phil Read. Senza dimenticare che si potevano toccare con mano bolidi italiani e stranieri: dalle mitiche MV Augusta alle Ducati, dalle Benelli alla Morini, alla Gilera, passando per le giapponesi Honda, Yamaha e Suzuky. Tra l’altro, proprio per raccontare quelle gare, per la prima volta una troupe televisiva venne in città. Il circuito fu dedicato a ‘Lorenzo Seragnoli’, un giovane bolognese morto per una grave malattia: i genitori frequentavano Milano Marittima e in memoria del figlio sostenevano anche economicamente l’evento.

Diversi furono gli incidenti mortali che avvennero in altri circuiti italiani, fra cui quello di Riccione nella quale perse la vita Angelo Bergamonti nel 1971. La sua morte segnò la fine delle competizioni motociclistiche su circuiti cittadini e la manifestazione fu chiusa per l’alta pericolosità.

(Fonti: Wikipedia; turismo.comunecervia.it)

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