Mezzacapo (Lega) vuole uscire da ANCI, ma il Vicepresidente è della Lega

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Forlì in controtendenza, pronta all’isolamento. Dopo l’ipotesi dell’uscita dall’Unione dei Comuni, Forlì medita di uscire anche dalla Associazione Nazionale Comuni Italiani. Forlì è membra di ANCI dal dopoguerra, dal 1950, ma forse presto non ne farà più parte. Ad annunciarlo è il Vicesindaco Mezzacapo in Consiglio Comunale. Infatti il leghista, rispondendo a un Question Time dei consiglieri Zattoni e Morgagni, ha dichiarato che il Comune sta ancora “Valutando” se rimanere all’interno della Associazione Presieduta dal Sindaco di Bari Antonio Decaro.  All’ANCI aderiscono circa 7.300 comuni, quasi la totalità dei comuni Italiani, e ha funzione di tutela verso il Comune stesso. Tra le varie funzioni ha quella di gestire il rapporto con lo Stato e promuove lo studio e l’approfondimento delle problematiche riguardanti i Comuni, presta attività di consulenza, si occupa della tutela dei dipendenti comunali ed è presente nell’Agenzia ARAN per la definizione del contratto nazionale di lavoro, promuove iniziative per l’educazione civica, promuove e coordina le relazioni internazionali. Ma per fruire di questi servizi il Comune di Forlì, secondo quanto riportato dal Vicesindaco Mezzacapo, impegna 32.000 euro l’anno e questa sarebbe la motivazione per la quale il leghista vorrebbe uscire da Anci “il Comune sta ancora valutando se impiegare questi 32.000 euro oppure se far fronte con i mezzi che ha a disposizione quindi l’avvocatura legale. Con i propri avvocati interni e con il parere che può essere fornito dal Segretario generale con un risparmio di circa 32.000 euro per l’ente”. Ma ANCI non ha solo ruolo legale, o meglio di consulenza, ma di rappresentanza davanti ad enti superiori come anche Anas. Inoltre avrebbe aggiunto nella sua risposta il Vicesindaco riguardo al suo ruolo di rappresentanza “Il suo rilievo politico è soggettivo e in realtà non ha alcun riscontro oggettivo“, dobbiamo però precisare che ANCI è una Associazione non politicizzata, tanto che il Presidente dell’ANCI dell’ Emilia Romagna è del PD e il suo vice presidente e vicario è della Lega Nord, parliamo nel merito di Andrea Gnassi Sindaco di Rimini e Alan Fabbri Sindaco di Ferrara. Possiamo immaginarlo come il “Sindacato” dei Comuni Italiani. Sull’argomento è intervenuta Monica Fucchi di Articolo 1 “Si programmano uscite di 110.000 euro per pagare a carico dei cittadini l’illuminazione di tutti i campanili mentre si considera una spesa inutile i 32.000 euro utilizzati per fare rete tra tutti i comuni italiani ed ottenere maggiori tutele ed una rappresentanza più forte. Riteniamo che questa amministrazione stia dimostrando di procedere non solo senza interlocuzione democratica ma anche senza riflessione interna. Delegare la propria rappresentanza legale ed istituzionale in organismi nazionali ed internazionali a studi privati e uffici comunali non risulterà di certo altrettanto incisivo e probabilmente neanche meno oneroso.” E ha aggiunto Monica Fucchi di Articolo 1 “A meno di non ritenere casuale e peregrino che la quasi totalità dei Comuni Italiani aderisca all’Anci”

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